top of page

 

 

 

 

 

n. 71 - dicembre 1997

fiaba "Il cappello a tre punte" (LIZARD/PICKUP) gli aretusei con questo loro dieci tracce ripropongono il loro suono magico che li ha contraddistinti sia nel periodo dei demo che in quello del precedente lavoro su Cd. Le atmosfere si differenziano rispetto ai barocchismi sonori precedentemente realizzati, ma il gusto per la narrativa fantastica corredata da relative atmosfere.
a piedi nudi "Creazione" (MELLOW RECORDS): concept tipicamente di chiaro stampo progressive targato anni settanta e geograficamente ubicato nella scuola veneta, vedi gruppi tipo ORME, CAPSICUM RED, anche se contaminati da flash di hard-rock. I suoni sono ricamati da tastiere, cori, corni francesi . Un prodotto che non dispiacerà il vostro palato musicale.
serenades, ovverossia l'ensemble compositivo votato al gothic-doom: questo è quanto potrete trovare nel loro primo sermone"The Age of Purity" (ELEGY RECORDS) . La tela sonora di questo sette tracce rievoca paesaggi e tonalità scenico-compositive senza tempo, a testimonianza di tutto ciò possiamo citare alcuni versi ritmici come "Your Winter Garden" o "A Voluptous Grief" .
inchiuvatu "Addisiu" (ELEGY RECORDS) è un concentrato di black metal, preso come punto di riferimento contornato da atmosfere variegate, quali quelle provacate dalle keyboards, o quelle di ricerca etnica inserite all'interno di queste tredici songs.
opus malefici "Obscure Thoughts" (NOCTURNAL MUSIC) il combo fiorentino sforna questo tre tracce di putrido black-metal di chiaro stampo nordico, geogrraficamente collocato nelle lande norvegesi. I ritmi si susseguono velocemente dando una buona impostazione compositiva a questo manifesto sonoro che sicuramente deve essere da monito verso chi, ancora, alle soglie del terzo millennio, assume attitudini di esterofilia.
 

n. 70 -  novembre 1997

Mettendo insieme il thrash degli SLAYER, il suono tribale dei PRONG, ed il death dei primi SEPULTURA, abbiamo la carta d'identità dei mist "Gottverlassen" (REPULSE RECORDS): una celebrazione di suoni ed atmosfere ben eseguite dal gruppo brasiliano, che tra le sue fila annovera il sei corde Jairo Guedz, presente sui lavori dei SEPULTURA del periodo di "Bestial Devastion" e "Morbid Vision" .
godkiller "In Satan we Trust ..." (WOUNDED LOVE RECORDS) : un quattro tracce di black metal ripieno di tanta grinta, rabbia, voce sguiata, contornato da ritmi tribali ... romanticamente oscuri ... un gruppo da seguire .
Lavoro caratterizzato da ventisei songs postmortem "The Age Of Massmurder" (MORBID RECORDS), le cui primi dodici sono raccolte in pochi minuti che costituiscono una sorta di intro, mentre le restanti tkx emanano esalazioni e suoni death . cyborg "Chronicles" (DIEHARD/AUDIOGLOBE) otto tracce ben ritmate di death con qualche riferimento thrash: un suono ben registrato, spartano e crudo . I fiamminghi s400 suits "Never Give What You Can't Take Back" (CENTURY MEDIA) propongono un 13-tkx carichi di stati emozionali come il loro background hardcore od il metal-crossover, tipicamente newyorkese, fine anni ottanta, che scaturisce dai pori sonori di questo lavoro .

n. 63 - aprile 1997

Otto tracce ottimamente prodotte da un certo Peter Tragten, mastermind degli HYPOCRISY, rappresentano il risultato sonoro dei progetto pain "s/t" (NUCLEAR BLAST), una celebrazione di suoni e atmosfere che vanno dal groove a ritmie ossessive e cardiopatiche, ad aspetti futuristici come in "Learn How Die". Insomma un ottimo lavoro per il gruppo svedese.
"Spellcraft" (NUCLEAR BLAST) dei darkseed è il terzo capitolo di questa band bavarese, che in questo dieci tracce offfre al sistema uditivo aspetti di death metal conditi da atmosfere melodiche, anche se vi sono alcune contaminazioni che vanno dalla goticità di alcune tracce al power metal classico.
"Stanfire Burning Upon the Ice Velled Throne of Ultima Thule" (CACOPHOUNOS/AUDIOGLOBE) dei sagoek, una buona death band, con interessanti e piacevoli cambi di tempo, ricamati da intrecci tastieristici e aspetti sinfonici. Risulta positiva la release dei blackmetallers marduk "Heaven Shall Burn" (OSMOSE/AUDIOGLOBE). Così come "Under the Sign of The Sword" (METALHORSE) degli stormlord, che oscilla tra cori epici e atmosfere black.
I pisani hellrage propongono cinque songs ben strutturate in "Eclipse of Time" (METALHORSE), come si può evincere dall'apripista omonimo. Grande ritorno da parte di agathocles con "Thanks for Your Hostility" (MORBID RECORDS) con ... solo ventisette canzoni. MArcio grind-core, solo per pochi. Il lavoro degli albionici onslaught "Power From Hell" (POWERAGE) è caraterizzato da dodici tracce di suoni ben ritmati. Avrebbe tanto da insegnare, sia ai tanti gruppetti, sia i microcefali della carta stampata nostrana che saltano certi aborti musicali ... Il prodotto andrà a soddisfare il palato della vecchia guardia thrash-death.
funeral oration con la loro release "Sursum Luna" (AVANTGARDE MUSIC) marchiano a ferro e a fuoco con un suono apocalittico e senza caduta ritmico-compositiva, in arte: black-metal.
Dalle terre del profondo Nord, tra i fluttui nebbiosi e antiche saghe arriva il nuovo sermone della congrega molested "Stormworld" (REPULSE), dal suono black metal, che ha gli stessi effetti di un martello pneumatico che colpisce in pieno volto e con alcuni flash death.

n. 59 - dicembre 1996

nyctophobic : ovverossia il trattato della violenza ritmica inteso come tranciamento di suoni in puro stile grind. "War Criminal Views" è edito per la teutonica (MORBID RECORDS) .
Rimanendo sempre nella stessa scuderia parliamo degli obscenity : "The 3rd Chapter" ha un suono accattivante e coinvolgente ,un concentrato di violenzae melodia, in chiara chiave death, belli gli attacchi dele chords femminili, che aggraziano le veementi vocali del singer. I miliziani del suono grind-death non dovranno per molto tempo piangere lacrime plasmatiche sui ricordi dei primi movers della scena, visto che l'underground risulta abbastanza vivo e prolifico. Testimonianza di tutto ciò è l'operato della label iberica REPULSE RECORDS , che sta lavorando molto bene per assoldare tra le sue fila interessanti gruppi come i deeds flesh, il cui omonimo debut esprime rabbia brutale.
L'impatto sonoro di xarathorn con "Immortal Atlantic Veneration" (REPULSE RECORDS) mi ricorda molto i BATHORY dei primi due lavori (chissà quanti pargoli ricordano i grandi nordici ?!?) comunque nonostante la registrazione non ottimale le intenzioni non sono certo ... accomodanti.
adremalech (REPULSE RECORDS) con le loro 8-tkx propongono un suono monolitico e grezzo, in chiave death. Il triumviro statunitense degli imprecation propone in "Theurgia Goetia Summa" (REPULSE RECORDS) nove songs grind con riferimenti death alquanto ammalianti e sinistri devastanti dal vivo. Concludiamo con la nuova omelia della congrega degli abyss "Summon the Beast" (NUCLEAR BLAST/AUDIOGLOBE) , pronta a sbraitare otto sermoni di putrido suono nordico, insomma roba per eletti e non per microcefali che si spacciano per assertori della scena ... , soprattutto a livello giornalistico, CIAO KOGLIONI !!!
 

n. 57 - ottobre 1996

"The Storm has begun" ed "Euraption" sono due compilazioni sonore dite per una stessa indie (STORM RECORDS) che rappresentano quanto c'è di interessante nell'area maltese, una scena, quella metal, che non conosce confini terracquei. Queste due releases rappresentano un pò le due facce della medaglia: quella putrida con atmosfere che vanno da riferimenti thrash/black/death a quelli onirici e decadenti, quella in cui la realizzazione sonora rappresenta la scena locale acqua e sapone, tipo i LIMESTONE KICK con una coverizzazione dei KINKS, "Lola". Per il sistema uditivo più estremista ed intransigente consigliata la prima release, mentre la seconda è per i figli dei fiori. Gradito ritorno, anche se sotto altre sembianze dell'ex chitarrista dei WARLORD lorian guard con "Boe to the Inhabitants of the Earth" (HELION). Un suono che possiamo accostare ad una sorta di power-epic metal.
eternal dirge con "Khaos Magic" (MORBID) propongono dieci tracce caratterizzate da sequenze di keyboards alquanto taglienti e suoni death monolitici.
voice of destruction con "Bloedriver" (MORBID) al loro primo lavoro ufficiale caratterizzato da undici tracce poste al bivio tra il death e la darkwave. Coinvolgenti.
Gli iberici reincarnation, propongono in "Seed of Hare" (REPULSE), un grind tritacarne alquanto appetibile. I deranged propongono in "Rated X" (REPULSE) atmosfere caratterizzate da riffs grind ed una coverizzazione dei ROLLING STONES, completamente stravolta, con "Paint It Black" . Gli imprecation sono fautori del verbo black-metal e in "Theurgia Goetia Summa" (REPULSE) il suono è caratterizzato anche da rallentamenti ritmici.
Atmosfere poste tra il black metal ed il death decadente: questi gli elementi che rappresentano il viaggio itinerante delle 11 tracce di "Storm Blast" (CACOPHOUNUS RECORDS/AUDIOGLOBE) dei dimmu borgir.
I lunatic gods realizzano con "Inhuman & Insesible" (POLYPHEMUS) un 9 tracce di death infarcito di giochi tastieristici e vari cambi di tempo.
 

n. 54-55 - luglio-agosto 1996
La compilazione sonora "Dawn ogf Gods" (METAL HORSE PRODUCTIONS) rappresenta quanto c'è di interessante nei territori underground e nella fattispecie nella dimensione death. Un biglietto da visita per giovani ed agguerrite bands tra cui segnaliamo STORMLORD, FUNEREUM, JOURNEY THROUGH THE DARK, NECROMION, AFFICTIONNECRIS, UNTHORY, COSPECTY MORTIS, nomi che fanno ben sperare per il proseguo della scena peninsulare.
Proseguiamo con il mini-CD degli etnei schizo in "Schizo" (NOSFERATU RECORDS), caratterizzato da un'ottima grafica di tale Dave McKean. Le ritmiche che caratterizzano le due songs, "Tones of hte Absolute/Deify Me" salano spruzzi di flash industriali, anche se ben amalgamati con ritmiche death.
eternal dirge con "Khaos Magic" (MORBID RECORDS) propongono dieci tracce caratterizzate da sequenze di keyboards alquanto taglienti e suoni death monolitici.
I polacchi vader sono fautori in "Sothis" (REPULSE RECORDS), di un suono death alquanto tribale. "Rated X" (REPULSE RECORDS) dei deranged propone atmosfere caratterizzate da riffs grind ed una cover completamente stravolta di "Paint It Black" dei ROLLING STONES.
imprecation sono fautori del verbo black metal, caratterizzato anche da rallentamenti ritmici su"Theurgia Goetia Summa" (REPULSE RECORDS). Atmosfere poste tra il black metal ed il death decadente: questi gli elementi che rappresentano il viaggio itinerante delle 11-tkx di "Storm Blast" (CACOPHOUNS RECORDS/AUDIOGLOBE) album dei dimmu borgir .
I lunatic gods realizzano "Inhuman & Insesible" (POLYPHEMUS), 9-tkx di death infarcito di giochi tastieristici e vari cambi di tempo.
"Via Dolorosa" (AVANTGARDE MUSIC) degli ophtalamia è il risultato di dieci songs in sitle doom metal, con qualche riferimento dark dei 70's.
Gli ancient wisdom di "For Snow ..." (AVANTGARDE MUSIC) propongono atmosfere di death-doom decadenti.
"Immortelle" (STEAMHAMMER/AUDIOGLOBE) di dewscented è caratterizzato da undici songs che oscillano tra il thrash metal alquanto sostenuto nei riffs ed il death metal di ottima fattura. Piacevole compilazione sonora "With Us or Against Us" (NAPALM RECORDS/AUDIOGLOBE) rappresenta una sorta di vetrina espositiva di interessanti "pezzi" facenti parte della scuderia austriaca come UNPURE, ABIGOR, KOROVA, BELMEZ, SETHERIAL, SUMMONING. Il suono gravita tra orbite death ed atmosfere black.

n. 53 - giugno 1996

Le atmosfere emanate da "South Facing Epitaph" dei windham hell (MORIBOUND RECORDS) riflettono elementi oscuranti & black, ben amalgamati in questo dodici tracce, ben realizzato dal combo statunitense. Tutto il lavoro è circondato da cori pagani, ricamato da giochi di keyboards. Atmosfere similari ed oscure li troviamo con i soulgrind in "Ladit A.D. 1999: Bihttpootb" (MMI RECORDS), posti al bivio tra il
romanticismo e dark. Alquanto decadente, con certe affinità ritmiche black-industriali. Aspetti monolitici sono presenti nel death metal degli statunitensi horror of horrors, fautori con "Sounds Of Eerie" (DISK MASKERS), di un 9-tkx che sfocia in un intreccio di aggressività e melodia. Da evidenziare il buon lavoro del batterista che insieme al quattro corde compone una buona sezione ritmica. Con "All The Leaves Has Fallen" (autoprodotto/NOSFERATU RECORDS) gli iniura si possono collocare nell'ambito di una certa new wave dark metal: questo è quanto si può evincere dall'ascolto piacevole di questa release. "Carnivoracity" (REPULSE RECORDS),il prodotto sonoro degli iberici avulsed si può sintetizzare in brutalità, growls cavernosi e grind malato; insomma un ottimo 12-tkx. Situazioni black & death per quanto riguarda l'operato di under black clouds in "Dawn" (INVASION RECORDS), basta ascoltarli nella tribalità di "To Silence You". Gli absurded existence di "Angel Wings" (FORCE MUSIC/NOSFERATU), tentano di esprimere varie sonorità che ricordano aspetti, purtroppo tipicamente parrocchiali. I lunatic invasion propongono in "Totentanz" (INVASION RECORDS) sinfonie classiche, riffs messi al punto giusto, buon drumming, voce penetrante e malata. I decoryah, provenienti dalla Finlandia, realizzano questo nove traqcce, "Fall-Dark Waters" (METAL BLADE), caratterizzato da aspetti darkeggianti che si intrecciano ad attitudini sonore del calibro di DEAD CAN DANCE e FIELDS OF THE NEPHILIM. In questo lavoro bisogna notare le potenzialità vocali della female Sini Koivuniemi supportata da Karolina Olin e Piritts Vaini. Un buon lavoro insomma. Concludiamo questa rassegna con gli etnei sinoath che con "Research" (POLUPHEMUS RECORDS) realizzano un prodotto di death metal comprensivo di anthems tra il romanticismo ed il darkeggiante, caratterizzato da otto tracce che in certe situazioni ricordano i GOBLIN ((vedi alcuni giochi tastieristici).
 

n. 51 - aprile 1996

Il quadriumviro teutonico blood, sforna "Mental Conflicts" (MORBID RECORDS/AUDIOGLOBE) , un prodotto di death-grindcore ai limiti del noise, composto da 20-tkx sotto i limiti dei tre minuti. Rabbia e velocità, quindi, elementi essenziali e caratteristici del grindcore. Il risultato sonoro dei vomiting corpse in "Coma the Spheres of Innocence" (INVASION RECORDS) è una miscela di death metal ai limiti del tribalismo, sia per quanto riguarda i riffs serrati che per alcuni cambi di tempo inseriti all'interno di questo nove tracce. I monested sono fautori di un putrido black-metal di chiara estrazione norvegese in "Blood-draum" (EFFEGY RECORDS) , dove suoni malsani, storie malate si intrecciano con aspetti filosofici, vedi "Carved by Raven Claws" . Dal Sud Africa "Voice of Destruction" (MORBID RECORDS) dei voice of destruction, fautori di un quattro tracce di death metal, con riferimenti che oscillano tra il dark ed il doom. Tutto ciò è testimonianza dall'apripista "If I Had a Soul Part". "Nagro Lauxes VIII", il prodotto sonoro di clotted symmetric sexual organ (MORBID RECORDS) è grind ai limiti del noise, che il gruppo nipponico splattera in questo venti tracce. I finnici disgrace ci propongono in "Superhuman Done (MORBID RECORDS) un 11-tkx di chiaro stampo thrash bay area molto tribale, basti evidenziare le ritmiche dell'opening "Boneplay". I texani skrew realizzano in "Shadow of Doubt" (METAL BLADE) dieci tracce ben supportate dalle sei corde di Bobby Gustafson degli OVERKILL. Per quanto riguarda ilsuono bisogna dire che è abbastanza compatto, con riffs ed atmosfere che ricordano quelle violente dei MINISTRY o gli stati emozionali di NINE INCH NAILS. Dalla terra del sol levante arriva no iq (METAL BLADE) , otto tracce da parte di "United", che sprigiona esalazioni di thrash metal ben sostenuto, quelle della prima ondata, contaminato da riffs cari a gente tipo S.O.D. ed al moshing degli ANTHRAX. Quello old-style, of course.
 

n. 50 - marzo 1996

Le distorsioni informative ci avevano fatto auspicare un come-back dei VENOM, ma invece si tratta del nuovo lavoro del main-man cronos , che insieme all'ex CATHEDRAL Marck Wharton e a Micke Hickey dei CARCASS realizzano questi dieci tracce, "Venom" (NEAT RECORDS/AUDIOGLOBE) che tra l'altro annovera alcune rivisitazioni sonore degli old-numbers della band albionica.
Sempre in ambito di rivisitazione parliamo dei raven , "Destroy All Monster" (SPV/AUDIOGLOBE) registrato nella terra del sol levante, che rappresenta un interessante live-act del triumviro albionico, sprigionante dell'ottimo speed metal. Il risultato sonoro di "The Magic Square" degli skanners (SUDTRON SVERLAG) è un buon esempio di power metal ben suonato, a volte anche grintoso. Parliamo adesso di "Carnivoracity" (REPULSE RECORDS/AUDIOGLOBE) in cui gli iberici avulsed realizzano un undici tracce di grind/death alquanto brutale e malato. Ascoltando il prodotto sonoro di "Scarlet Evil, Witching Black" (OSMOSE PRODUCTION/AUDIOGLOBE)dei necromantia, ci troviamo davanti a sonorità black-metal di stampo nordico, norway wave, of course. Rimanendo sullo stesso territorio sonoro, parliamo di nastrond che con "Toteslaut" (NAPALM RECORDS/AUDIOGLOBE) propongono un 10-tkx innaffiato da ritmiche di black norvegese, tra l'altro ben registrate. Anche il suono del vecchio caprone, è presente su "Kronet Til Konge" (MALICIOUS RECORDS/AUDIOGLOBE) dei dodhemsoard, un nove tracce di sonorità ossianiche & black ben suonate dal triumviro nordico.
 

n. 49 - febbraio 1996

"Incessant Desire" (NAPALM/NOSFERATU) dei visceral evisceration è un lavoro che dato il titolo farebbe pensare a qualcosa di terribile, invece è una sorta di atmosfera annacquata che non definirei nemmeno doom, ma una sottospecie di power metal inutile e insignificante, aggiungiamo poi i synth e la frittata è fatta.
Territori doom pesantissimi quelli percorsi dai godsend con "As The Shadows" (HOLY RECORDS) che realizzano un suono tipicamente sabbathiano ben personalizzato dal carisma del cantante Audun Dragsten. "Angel Wings" degli absurded existence è un prodotto che può giusto scalare le charts del Vaticano. I finnici vomiturition con "A Leftower" (INVASION) sono dediti a un suono tipicamente death metal ai limiti con il grind con interessanti intermezzi ritmici. Mentre i legion of doom vomitano "Kingdom of Endless" (S.I. RECORDS) putrida bava black metal, sette canzoni brutali e tribali. Grind tritacarne per i reicarnation "Seed of Hate" (DOUBLE NOISE), un discreto lavoro da questo gruppo iberico. Il prodotto degli elvetici lunacy "Grey Silence" (WITCH HUNT) riproduce quella concettualità di atmosfere e situazioni sonore un tempo espresse dai connazionali CORONER: sei tracce ben personalizzate. Infine immolation, "Here in Afters" (METAL BLADE), otto sermoni di black metal contornati da riffs ipnotici: provate ad ascoltarli in "Nailed to God", dove i quattro sacerdoti non vi stancheranno assolutamente con le loro omelie sonore. Amen.
 

n. 48 -  gennaio 1996

Analizzando il prodotto dei teutonici naked wipper "Pain Streakes" (MMI RECORDS/NOSFERATU) lo si potrebbe comodamente delineare grind&black tritacarne caratterizzato da atmosfere violente e veloci che riportano alla mente i bei tempi dei primi movers VENOM, CARCASS, NAPALM DEATH.
Suono decisamene black metal per i thus defilied "Through the Impure Veil of Dawn" (DARK TRINITY/NOSFERATU) dà una nuova vitalità alla terra d'albione. Ascoltiamoli in "Wings of Fallen Majesty", o in "Under Blackening Horizons", o "Dominus Luciferi", veri e propri ferri arroventati che trapassano le orecchie da parte a parte, che insieme a testi decisamente malati creano una particolarissima atmosfera. Ascoltando "Urine Junkies" degli abscess (RELAPSE RECORDS/AUDIOGLOBE) sembra di essere in un retrobottega di una qualsiasi macelleria e macerare nel recipiente del grind-death. Per avere un'idea dei testi facciamo scorrere qualche titolo: "Anally Impaled", "The Scent of Shit". Nella line-up militano Chris Reifert e Danny Coralles degli AUTOPSY. Black-metal tribale ben realizzato dal combo australiano bestial warlust che con "Blood & Valour" (MODERN INVASION/NOSFERATU) conferma quanto di positivo c'era nella precedente stesura "Vengeance War". Parliamo dei demonic christ: "Punishiment For Ignorance" (MORIBOUND RCDS INVASION/NOSFERATU) offre un prodotto al bivio tra il black metal, come le atmosfere che si annidano in "Mendacious Messiah", e il death di "We HateRisen"; per alcuni aspetti mi ricordano 'brava gente' del calibro di BATHORY. Territori thrash quelli percorsi dai canguriani mortification: "Primitive Rhythm Machine" (NUCLEAR BLAST/AUDIOGLOBE) è un lavoro onesto, dove la rabbia metropolitana si accosta a nuove soluzioni ritmiche-sonore. Tecnica, virtuosismo, gusto ricercato è quanto si può sintetizzare nel prodotto dei sacramental sachem "Recrucifiction" (LOWLAND RCDS/POLYPHEMUS) che propongono un buon prodotto di death metal ricamato da metifiche keyboards. Ritornano i dorsal atlantica con un 14 tracce di death metal: "Alea Jacta Est" (COGUMELO RECORDS) qualcuno li potrebbe ritenere superati, ma il triumviro carioca ha fatto storia, anche se è meno conosciuto di alcuni "cuginetti", in arte SEPULTURA, ormai americanizzati nel suono. I DORSAL ATLANTICA, invece, restano fedeli alla linea. Il prodotto merita l'ascolto e vale il prezzo. Un paesaggio che riporta alla mente il delta del NIlo, tra faraoni e piramidi, è quello dell'art-work dei nocturnus "Nocturnus" (MORIBUND RECORDS/NOSFERATU) che ripropongono il loro tipico marchio sonoro, inebriato dai consueti giochi tastieristici. Stati emozionali di chiaro stampo darkeggiante sono presenti nel dettato musicale in in the woods: "Heart of the Ages" (MYSANTHROPY RECORDS/NOSFERATU) presenta partiture vocali e atmosfere ossianiche-crepuscolari. Concludiamo con un prodotto tiicamente hard & heavy: si tratta degli omerthà "Importè d'Italie" (THAROCK - RECORDS) , il cantato è in slang locale, infatti il gruppo ha il suo background in Caulonia, ubicata sulla costa jonica reggina- Il titolo vuol essere provocatorio ed esce dagli schemi dei testi delle posse: tratta di reali problemi di certe lands geografiche. Comunque il prodotto non dispiace e merita l'ascolto.
 

n. 47 - dicembre 1995

Andando idealmente a sfogliare un qualsiasi dizionario della lingua italiana alla parola fertilizzante troviamo la seguente dicitura relativa a "sostanza capace di aumentare la fertilità di un terreno agricolo: concime" . Sfogliando invece le ultime uscite andiamo ad analizzare il prodotto dei teutonici fertilzer "A Painting of Annoyance" (INVASION RECORDS/POLYPHEMUS) ... chissà se ci possono essere delle similitudini con questo prodotto di death metal che dovrebbe avere il compito di migliorare la scena con additivi che vanno dai cambi di tempo, celebrazioni gregoriane, come in "Feetharmony Melodream Overdose", a labili partiture industriali. Territori death quelli percorsi dai suffering che con "Sowing The Seeds of Suffering" (ARTIC SERENADES/NOSFERATU) realizzano un sei tracce al bivio tra la teatrilità e l'oniricità ossessiva che fuoriesce da questo impasto mefitico. Black metal tritacarne marcio è quello espresso dal quadriumviro dei molested, dei veri killers del suono, che con questo "Blod-draum" (EFFEGY RECORDS/NOSFERATU) , entreranno nelle grazie votive dei kids di chiara matrice oltranzista. E un continuo vortice di vomito e depressione sonora che non stanca. Rimanendo sempre nelle terre del Nord parliamo di "A Velvet Creation" (WRONG AGAIN RECORDS/AUDIOGLOBE) degli eucharist, che offre 8-tkx di death metal, piacevole, come l'headbanging delle fasi iniziali di "Greetin Immortality". Un lavoro che merita un certo interesse. Atmosfere epiche che si celebrano nel dettato musicale di eummoring in "Minas Morgul" (NAPALM RECORDS/AUDIOGLOBE). Gruppo morbosamente devoto alla triade fantastica di J.R.R. Tolkien, cosa che si può evincere sia dalla titolazione del lavoro che da alcune songs come "Ugoliant", "Through the Forest of Dol Buldur" , "The Legend of the Master Ring", dove aspetti epici, vecchi scenari degli di Exalibur,Highlander, Conan il barbaro, si materializzano in chiave più cruenta, quella immolata sull'altare maledetto del black metal. Un lavoro che ricopre i canoni dell'ensemble allo zenith per compattezza, stile, gusto per l'immaginazione sonora-compositiva, per l'accatastamento della parte ritmica che poggia sull'asse basso-batteria. Un prodotto quindi solo per pochi eletti ed intenditori del genere.
 

n. 45 - ottobre 1995

Andiamo ad esaminare una serie di lavori underground, quindi al di fuori di ogni sorta di businness ed altre attività commerciali. Lo start iniziale spetta ai trappers canadesi inner trough, "Wordly Separation" (WICHUNT RECORDS/NOSFERATU) , un lavoro tipicamente death metal con un risultato finale degno di rispetto: vedi "Drowing In Sorrow" o "Deseased Infected Earth". Death brutale quello espresso dai canguriani cruciform "Atavism" (WARHEAD RECORDS/POLYPHEMUS) per essere certi ponete le vostre trombe di eustachio sulle casse del vostro Hi-FI ed ascoltate "Reduced To Dust" o "Proboscis". Il nostro viaggio itinerante continua con i fiorentini necromass, "Mysteria Mystica Zofiriana" (UNISOUND RECORDs/POLYPHEMUS) che propongono un prodotto tipicamente black metal che per certi aspetti potrebbe essere accostato al filone nordico dei MAYHEM, comunque buona risulta la registrazione , così come il lavoro di grafica del lay-out. Rimanendo sempre nelle terre italiche citiamo l'uscita ufficiale dei maleficarum, "Across The Heavvens" (DELIFED/POLYPHEMUS) lavoro già attimamente recensito su queste pagine. A riguardo i reatini angel death esistono ancora, il che rende alquanto felici, e dovrebbero realizzare tra non molto il loro CD d'esordio. in deum maledicus "Acies" (CYSBOILLED RECORDS/POLYPHEMUS) è un progetto di death/black che per le tematiche ed i colori sonori si rifà a ritmi e sonorità tipicamente nordiche.

demo-tape - Interessante risulta il lavoro dei journey through the dark, "Screams Of Sirens", che con il loro demo d'esordio si pongono abbastanza bene nella nuova scena italiana: il lavoro è una sorta di intreccio di aspetti filosofici e di brutalità aggressiva animata da passionalità dark. Interessanti sono le notazioni di "Emotions In Black", o le fasi decadenti di "Tears Of Autmn". Scendendo verso le lande etnee annotiamo i deadschizo che nella loro line-up annoverano due elementi di spicco degli anni ottanta della scena catanese, quando in questa area gravitavano gruppi del calibro di SCHIZO ma soprattutto INCENERATOR, un gruppo omesso in un recente viaggio itinerante (vedi Italia Rumorosa). Il lavoro dei deadschizo è forse la continuazione sonora di quel ritmo molto caro ai thrashers estremisti degli '80's, anche se rivisitato in chiave attuale. Quello che abbiamo sottomano è un advance-tape composto da due songs "Psycho Syndrome" e "Desire". Quanto prima uscirà il demo ufficiale.
 

n. 44 - settembre 1995

on stage cenotaph/ancient rites/cradle of filth 19/6 - ROMA, CASTELLO
Il numero tre esce dopo tanto tempo sulla ruota di Roma, a pochi passi dal Vaticano, una vera omelia sta per perpetrarsi: quella della triade black metal CENOTAPH, ANCIENT RITES, CRADLE OF FILTH.
L'evento devo dire che ha avuto un seguito di pochi adepti, un numero che oscilla intorno alle duecento persone, quindi alquanto lontano da alcune mistificazioni numeriche, comunque i seguaci presenti hanno resa gradita la funzione sonora. Da qualche problema di soundcheck, causato dai figli ... di albione, troppo perfetti nelle "loro cose" si inizia. I giuliani CENOTAPH hanno modo, nonostante alcuni inconvenienti tecnici di presentare al pubblico il loro "Thirteen Threnodies", infischiandosene completamente delle sbavature tecniche dovute all'omino dietro il mixer, che poi si è ripreso ampiamente, con il suono dei connazionali CRADLE OF FILTH ... forse un lampo di genio leonardiano. Comunque grande il gruppo di Trieste, così come i lungocriniti ANCIENT RITES, fautori di un putrido black maniera degno successore di HELLHAMMER, CELTIC FROST, BATHORY, ascoltate il loro "The Diabolical Serenades". Per concludere gli headliners, che non sono stati all'altezza della situazione, non tanto dal punto di vista tecnico ma da quello umano: infatti il loro concerto è durato poco, visto che ai primi "loro" problemi hanno mollato il live-act. Qualcuno dei CRADLE OF FILTH non troppo contento ha brindato con litri di latte dietro il back-stage, e qualche altro si è fatto riaccompagnare dalla mammina a casa ... è tutta qui la scena ?!?
 

n. 42/43 - luglio-agosto 1995
necrosis "Acta Sanctorum" (Black Mark/AudioGlobe) -Paure kafliane fuoriescono da questi sette sermoni di death doom gind core, come una sorta di trasposizione dello scrittore boemo, vedi "Der Prozess" o "Das Schloss". Ma ritornando al dettato musicale possiamo dire che viene usato come strumento di potenza ritmica senza compromessi e trends del momento.
ghostorm ""Frozen To Fire" (Black Mark/AudioGlobe) - Questo gruppo rappresenta la giusta continuazione dei gruppi terroristici provenienti dall'Est europeo come DEAD INFECTION, PANDEMONIUM, HATROSS, BLEEDING, REGREDIDOR (della stessa land del gruppo in oggetto di recensione), tanto per dare qualche accenno. Il quintetto in questione proviene da Vilnius, sulle rive del Baltico e sono fautori di un death metal caratterizzato da diversi cambi di tempo. Risulta un ottimo lavoro, nonostante le benevoli dichiarazioni di Dan Swano, santone indiscusso delle cripta degli Unisound Studio.
benedction "The Dreams You Dread" (Nuclear Blast/AudioGlobe) - I Benedettini albionici realizzano questo interessante undici tracce caratterizzato da sermoni ritmici alquanto interessanti: provate ad ascoltarli nelle omelie sonore di "Answer To me", "Griefgiver" , "Path Of The Serpent", veramente dei buoni esempi di architettura sonoro-compositiva, come del resto tutto il perimetro ritmico di questo lavoro.
therion "Lepaca Kliffoth" (Nuclear Blast/AudioGlobe) I nordici tentano di inserirsi nei labirintici panorami della sperimentazione, cercando di ripercuotere il verbo dei CELTIC FROST di "In To The Pandemonium" od anche del precedente "To Megatherion", ma non riescono in tutto ciò, nonostante la presenza di Claudia Maria Mohori, il soprano che partecipò alla stesura sonora degli elvetici, famosa oltre che per la stesura sonora anche per l'aspetto visivo del «Garden Of Delights» del pittore fiammingo Bosh, anche per la cover di "Sorrows OF The Moon" . Meglio che i nordici ripercorrano le antiche vie del verbo death-metal ... il freddo celtico spira poche volte ... purtroppo .
 

n. 40 - maggio 1995

aa.vv. "A Tribute to Venom" (PA Rec./Polyphemus) Quindici sermoni ben suonati da altrettante bands di accoliti tra i quali ricordiamo ALCHEMIST, THERION, MORPHEUS, che tributano i padri del black metal con versioni dei grandi must come "Buried Alive", "Welcome to Hell", "Countness Bathory", "Black Metal". A proposito i tre albionici saranno presenti al prossimo Dynamo Open Festival, speriamo che non sia la solita "rimpatriata".
resuscitator "Iniciation" (Wild Rags/Polyphemus)
inverted "Revocation Of The Beast" (Wild Rags/Polyphemus)
judecca "Scenes Of An Obscure Dream" (Wild Rags/Polyphemus)
Nel movie di "Easy-Rider" gli STEPPENWOLF erano quelli più arrabbiati con la bava che gli usciva dalla bocca, sia per gli artisti (quasi tutti hippy o confraternite di figli dei dei fiori) e per il periodo musicale, fine anni settanta. Ma veniamo ai nostri giorni per parlare di questi altri "cani sciolti", che sbavano e ringhiano in modo pauroso. Ritmi non consigliati né per le penne di casa nostra "acqua e sapone", né per i cardiopatici. Il tutto potrebbe sembrare disgustoso, rumoristico, a volte potrebbe rivestire il sapore del classico martello pneumatico, o del vomito inumano,m a questa è la nuova via, quella del metal non in pantofole.
behemoth "... From The Pagan Vastlands" (Pagan Records/Polyphemus) Un lavoro che accorpa i canoni della perfezione: il numero della line-up tra makeup orrorifico, testi incazzati e ritmie ossessive inkkazzate di putrido black metal. Tra le asfissie del triumviro polacco troverete un tributo immolato sull'altare dei MAYHEM: "Deathcrush".
therion "The Beauty In Black" (Nuclear Blast/AudioGlobe)
In attesa del settimo sigilli dei nordici che prenderà le sembianze somatiche di "Lepacca Kliffoth" accontentiamoci di questo quattro tracce che ha lo scopo di ripercorrere l'antica vestigia di "In To Pandemonium" degli elvetici CELTIC FROST, quando nel 196 si avvalsero oltre che di partiture orchestrali anche di una buona fetta della filarmonica tedesca per dare pathos al loro album, servendosi anche di Claudia Mira Mohri, voce soprano, presente anche su questo lavoro. Similitudini inutili farne, il paragone non regge, anche se questo lavoro non è da buttare.

demo tapes -  undertakers di professione becchini, anche se nel loro retro bottega sono dediti a squartare quel che rimane delle carcasse dei loro clienti. Ci propongono questo "Beholding The Reality" dedito a suoni spartani e naturalmente death. Discorso orientato verso il grind etilenico risulta quello espresso dai natron con "Force" . Un buon lavoro che ricorda i primi movers del settore. Da notare che il demo farà parte da soundtrack ad una serie di video facenti parte di una installazione multimediale che saranno presenti negli States nella galleria di Richmond. Due gruppi che meritano attenzione dalle indie italiane.
 

n. 39 - aprile 1995

gut "Pussyfied/Assyfied" (MMI/Nosferatu Records)
Un 4-tkx comprensivo di intro, di chiara matrice grind anche se molto rallentata, farà sicuramente al caso dei molti maniaci, che potranno appagare i loro bisogni repressi con le foto hot della front e della back cover che con il contenuto di lattice all'interno della confezione: acquistate il disco prima che il preservativo contenuto all'interno scada ...
fds "fds" (MMP/Abraxas)
golem/nauseous surgery "Tetric/The Monger Desire" (MMP/Abraxas)
genocidio "Hoctaedrom" (MMP/Abraxas)
pentacrostic "The Pain Teats" (MMP/Abraxas)
Sulle assolate battigie della bahia carioca batte il tam tam alquanto tribale della sturmtruppen of death dei combi sopracitati. Iniziamo con i fds (fore de si) con il loro energico grind-core, abbastanza piacevoli, così come i golem autori di un death che poggia il suo perno scardinante sulla triade "maledetta" di CELTIC FROST/DEATH/POSSESSED. La bestia, fuori uscita da vecchie "tradizioni" filosofiche-religiose, divide l'area perimetrale dello split insieme ai nauseous surgery autori del filone death/doom. Death metal per quanto riguarda i genocidio, gruppo abbastanza interessante, visto sia la nutrita cerchia di accoliti che le scorribande on the air sulla MTV brasileira. Concludiamo con i pentacrostic autori di un death/doom/black metal, alquanto angosciante e deprimente, basti sentire alcune testimonianze sonore che si annidano in questo loro lavoro, ben ricamate dal gioco progressive-tastieristico delle keyboards.
opera IX "The Call of the Wood" (MSR/Nosferatu Records)
Un lavoro che si pone al bivio tra il death metal e le fasi romantiche oscuranti di certi prodotti dei '70's entrati d'impeto nella leggenda. Un buon lavoro prodotto tipicamente italiano, il cui lumen accumula un flusso abbastanza positivo, giusto trapasso dal periodo dei demo-tapes, 7" e quello attuale di questo 5tkx, caratterizzato dalla lunghezza delle stesure compositive che ricoprono un totale di oltre sessanta minuti. Buono anche il lay-out della front-cover.
 

n. 38 - marzo 1995

sadness "Ames De Mabbre" (Witchunt R./Nosferatu)
La scenografia musicale di questo lavoro è inserita sul set che varia dal dark, con un recitato ossianico e decadente, quasi una sorta di rievocazione in chiave musicale dello shakesperiano Amleto, a situazioni etnico tribali come in "Tristessa" a labili interpretazioni death come in "Opal Vaul". Comunque la trama di questo 7-tkx risulta positiva.
xerxes "Beyond My Imagination" (Git REcords/Nosferatu Records) -Un sistema architettonico-musicale ben disegnato, usato come strumento di rivisitazione sonora dei 70's, vedi certi riferimenti progressive-barocchi (GENESIS, GENTLE GIANT,YES, tanto per citare qualche classico). Buono il taglio sonoro.
sodom "Marooned/Live" (SPV/AudioGlode)
Seconda release on stage per i nimbelungici i quali applicano la stessa rabbia sonica che li ha accompagnati lungo la loro attività e che caratterizza anche questa maratonetica performance, anche se il suono prodotto rimane ancorato cronologicamente, i loro artefici rimangono sempre fedeli alla linea, incuranti dei trends del momento, al contrario di "certi" colleghi statunitensi.
mortification "Break The Curse" (Nuclear Blast/AudioGlobe)
Thrash-power metal, old-style, of course, quello espresso dal triumviro in questione. Nessuna sbavatura in questo prodotto che a volte è rivestito anche da buoni passaggi di headbanging come in "Impulsation" .
novembre "Wish I Could Dream It Again" (Polyphemus)
Atmosfere romantiche, decadimento, sonorità malinconiche, una sorta di new wave of death death, intrisa di altre pertinenze sonore quali il dark, non solo sotto l'aspetto compositivo musicale ma anche sotto il profilo letterario. 13 tkx che rappresentano un buon biglietto da visita sia per la giovane label etnea che per il gruppo in questione.
 

n. 37 - febbraio 1995

cenotaph "Thirteen Threnodhies" (Planet K Rec.)
13-tks di efferata ferocia di grind death, questo è quanto si legge nel referto sonico dei giuliani. Un prodotto ben confezionato, dalla grafica al risultato ritmico.
Ascoltateli nelle embolie sonore di "Caemonolatria", "Anarcogiastica Dance", "The Jesus".
discard "For Minutes Past Midnight" (Ripping Corpse)
Una front-cover che evoca distruzione e 14-tks che rappresentano la rielaborazione e conseguente clonazione di un combo di hardcore-punk conosciuto all'anagrafe dei bureau svedesi come DISCHARGE ... Ritmi mozzafiato, inutile inalberare i soliti bizantinismi espressivi, quindi continuare, il prodotto è ottimo.
incantation "Mortal Throne of Nazarene" (Nuclear Blast/Audioglobe)
Nuove sermone per i sacerdoti del New JErsey che celebrano il loro verbo sia filosofico che sonoro intriso di una combinazione di death metal, grindcore, doom and of course blackmetal. Il prodotto risulta immasticabile sia per i puristi sia per gli "scrivani" dall'animo puro e pio.

demo tapes - Iniziamo questa rassegna con 1/2 Iucudi, band milanese, che realizza questo 3 tks, "Safari" che ricalca atmosfere della Seattle area e del genere Sup Pop. Rimanendo nelle stesse lands parliamo degli orthodox con "Deadly Obsession", un otto tracce di thrash metal sullo stile slaeyriano . I meat for dogs con "MFD" sono autori di un punk rock non male, al loro attivo una cover dei FUGAZI: "Merchandise". Passiamo alla passionalità alquanto morbosa per le terre del nord dei from depts, un lavoro, la cui unica pecca è quella dell'incisione, che ha la funzione di apripista per un prossimo 7". Prodotto ben realizzato, anche dal punto grafico, per i frastuono, "Yo Uk", fautori di un grindcore veramante eccitante, infarcito nelle partiture vocali da situazioni rap. Concludiamo con i capitolini mean by all means, "Melt", un quattro tks di Seatlle sound abbastanza appesantito.
 

n.  34 - dicembre 1994

diablos "Rising 666" (Osmose Prod./Nosferatu)
Una stesura musical di sette tracce che rappresenta una sorta di manierismo ritmico con i colori dell'elettronica e dell'etnica; il tutto mixato con il black metal.
decoriah "Wisdom Floats" (Witch Hunt/Nosferatu) Atmosfere dark psichedeliche romantiche per un lavoro alquanto piacevole. Undici tracce ricamate da una voce senza temp, vedi l'opening "Astral Mirage of Paradise".
sadistik execution "We Are Death ... Fukk You" (Osmose Prod./Nosferatu)
Dieci tracce di puro splatteramento grind/black. Sicuramente una portata indigesta sulla tavola dei puritani di casa nostra. Ascoltateli in "Suspiral" , "Lest We Forget", "Astral Abortis" .
sarcazm "Breath, Shit, Excist" (Death Side)
Un quattro tracce Ep di chiara matrice tharsh bay area, che riporta alla mente certe partiture sonore cui "certi" gruppi ci avevano abituato prima di passare al business.
fallen christ "Abduction Ritual" (Osmose)
Una cult band da annoverare sull'altare dei "maledetti". Il combo statunitense scarica riffs di putrido black and grind ad oltranza. Se non siete dei puristi, il gruppo fa per voi.
hypocrisy "The Fourth Dimension" (Nuclear Blast)
Il giudizio che si può dare su questo lavoro è ottimo, infatti è privo di qualsiasi sbavatura. Le songs rappresentano dei veri anthems, come nell'opening "Apocalypse", che esprime stati emotivi death situati al bivio tra romanticismo e decadentismo ossianico .
 

n. 33 - novembre 94

Black metal APPUNTI PER UN'ESTETICA DELLA PERVERSIONE
I globi oculari ancora fissavano nel vuoto, quasi smarriti , increduli , per quello che fosse successo , mentre la lettiga , inzuppata di plasma , scorreva lungo l'imbiancato corridoio dell'obitorio ... Tante coltellate ricevute , qualcuna in meno rispetto a quelle del 14 marzo di qualche anno prima , certo nessuna statua di Pompeo , nessuna orazione per ricordarne la morte , quella di Oysten Aarseth , in arte Euronymus , per lui solo qualche labile trafiletto ... non è il Kurt Cobain della situazione.
Nessuno si sarebbe aspettato che la scena si fosse trovata al bivio tra una pozza di sangue e le sbarre di una fredda cella del profondo Nord , dove , un tale Varg Vikernes, per gli amici Count Grishnachk dei Burzum, avrà da pensare per lunghi ventidue anni . La storia è conosciuta. Vikernes è stato condannato per aver assassinato il suo mentore discografico Euronymus; non sapremo mai a fondo per quale motivo. È questa la sintesi finale del black metal ?

STORIE DEL NORD - Tutto ebbe inizio nel 1981, facendo i calcoli ben tredici anni fa, tra numeri e cabala in quel di Newcastle , città portuale ubicata sulla sinistra dell'estuario del Tyne , dai cui fluttui sgorgano le note di "Welcome To Hell" dei Venom. Un lavoro non di tecnica e suoni puliti, ma sporco, deviante ed accostabile ad un pathos di "ribellione enferica" . Una contrapposizione netta con l'allora imperante New Wave Of British Heavy Metal . Ironia della sorte i numeri giocano un ruolo importante nella stesura di questa release . Ben tredici sermoni vomitati dal triumviro albionico: dallo start iniziale di "Sons Of Satan" , alla successiva title-tk "Welcome To Hell" . Quindi si possono avvertire messaggi sibillini ed oscuri in "Mayhem With Mercy" caratterizzata da un malinconico intro classico , "Live Like An Angel", "1000 Days In Sodom" o in "In League with Satan" o in "In Nomina Satanas" . Insomma non il massimo della perfezione sonora, intesa come pulizia di suono, ma molto rude ed efficace .
Giungono successivamente i vaggiti di "Black Metal " e la creatura ... pardon la bestia ... , rimane sempre la stessa, ancorata nella roccaforte albionica dell'estremismo sonoro e liriche che parlano di viaggi allucinanti all'inferno con biglietto di ritorno "To Hell and Back" , altro viaggio itinerante "Leave me in Hell" o la perversa "Countness Bathory" , la opening title-tk, caratterizzata da vorticosi giri sulle sei corde da parte del biondo e lungocrinito invasato Mantas. Per non parlare di "Buried Alive" dove sembra di percorrere e scavare un tunnel con le unghie per poter poi sperare di vedere la luce. Un disco perfetto, anche per quanto riguarda la produzione, i riffs e la parte ritmica; tanto che Paul Elliot di Kerrang ebbe a descrivere il drumming di Abbadon come una sorta di 125 Inter-City Express' ! . Nella front-cover del disco troviamo il mitico caprone dalle forme enferiche la stella , mentre nella retrocover la dicitura « Noi brindiamo col vomito dei preti ... Noi succhiamo il sangue della bestia ... » . La triade dei tre hellraiser può concludersi con la stesura sonora di "At War With Satan" , visto che il resto della produzione, tra defezioni, fuoriuscite non sembra all'altezza dei citati primi platters. A tal proposito vale la pena di citare uno stralcio di articolo del 1986 , recante la firma di Adriano Bosone, e che riguardava l'ultima uscita "Possessed" : « I Venom sono stati un concentrato micidiale di potenza esaltante, di sensazioni forti, di velocità stratosferiche ...
I Venom sono stati gli artefici di un nuovo genere, il black metal ...» . "At War With Satan" , pubblicato nel 1984, può considerarsi quindi una sorta di espressività testamentaria dei VENOM. Un requiem ritmico, una funzione, quasi religiosa , da assistere attentamente, fino all'ultima stilla di riffs dei nove sermoni da parte dei sacerdoti di Newcastle. Come ben si può evincere nella suite dell'opening title-tk "At War With Satan" , contornata da rintocchi di campane a morte (forse il giusto trapasso per la band che fu ?!?) e voci senza tempo . Anche se la bestia sà che sta per morire, il suo malefico cuore non vuole cessare di battere.
La pubblicazione di "At War With Satan" , rappresenta quindi un passaggio di consegne. Altri giovani malformazioni sonore gravitano nell'underground quali HELLHAMMER e BATHORY , destinate a dare il via alla saga nordica e nuova linfa alla causa black .
È il 1984, quando i CAET STUDIOS di Berlino vedono per cinque giorni i tratti somatici deturpati da pesanti borse nere sotto gli occhi. "Apocalyptic Raids"degli HELLHAMMER è il nuovo manifesto del trapasso dalla bianche scogliere di Dover al vecchio continente. Anche in questo caso gioca un importanza notevole la cabala, il numero tre della line-up : Tom Warrior (Satanic Slaughter) chitarra e voce , Bruce Fiend (Denial Fiend) batteria, e Martin Ain (Slayed Necros) basso e voce. Importante anche la front cover, ancora più cruda e estrema rispetto a quella degli albionici sopracitati, che rispecchia le effigie di un vecchio caprone (forse i vecchi VENOM ?) ormai in stato di completa putrefazione e totalmente "fatturato" da un nugolo di spilloni. Il tutto viene tenuto a battesimo dalla giovane etichetta Noise. Tornando al disco bisogna dire che è costituito da quattro songs nude e crude, per nulla raffinate, quindi in pieno stile black metal; basti citare "Triumph of Death", "Horus/Aggressor", o la malata opening-tk "The Third Of The Storms (Evoked Damnation). Intanto, nello stesso periodo, nelle lands nordiche soffia tra i fiordi scandinavi il ritmo gelido di BATHROY, prodotto dal duo Quotorn and Boss. Una tempesta di riff sparati a velocità cardiopatiche. Sulla front cover ritorna la bestia immane, ma questa volta sotto la effigie frutto di un incrocio genetico tra il classico caprone e il minotauro delle notti labirintiche della vecchia Creta. Altra bruta storia per le anime pure e pie... Otto sermoni ben celebrati sull'altare sconsacrato del tempio nordico da parte della congrega dei BATHORY: "Reaper", "Necromancy", "Conspiracy With Satan" e "Armageddon", quest ultimo innaffiato da battiti cardiaci e strani rintocchi di campane ... La luna piena sta spuntando dietro le nuvole: questa è la dimensione per il lay-out di "The Return", secondo vagito dei nordici pubblicato nel 1985, con dieci cardiopatie sonore, di cui una delle più violente è "Total Descrution". Forse con questo lavoro comincia farsi più presente lo sviscerato amore verso certe tematiche filosofiche, vedi i testi di "The Wind Of Mayhem" : «Chant The Heat of Infernal Lightning, Gaze the eat of Infernal Lightning; o Reap Of Evil: o Reap Of Evil: "Hear The Calls For Your Blood and Flesh, Bells Toll its Time For Your Last Breath.» Inutile fare la traduzione: se ne perderebbe il gusto architettonico dei versi ... Ancora la legge dei numeri: terzo capitolo dei BATHORY, "Under The Sign Of The Black Marck" , anch'esso lavoro oscuro, enferico e maligno. Purtroppo le successive elaborazioni del combo nordico si sposteranno sul versante epico-gotico. Ma tornando a questo manifesto sonoro di brutalità e schizofrenia repressa, bisogna dire che all'epoca della sua concezione vendette abbastanza bene, nonostante le critiche negative inalberate da certa gente che si professa anticonformista, ma che alla fine si rivela sotto le vestigia putride del benpensante, come i soliti posers o i metallici della domenica.
Under The Sign Of The Black Marck" è un puntale rovente conficcato in mezzo agli occhi. Pura violenza sonora, e non solo quella. Come si evince dai dettami musicali di "Call From The Grave" , "Equimanthorn" , "13 Candless Of Doom " .
Ma ritorniamo a parlare dei mitici HELLHAMMER. Avevamo parlato del loro primo prodotto "Apocalyptic Raids", dopo la cui stesura si perdono le tracce di Bruce Fiend, rimpiazzato dal nuovo drummer Reed St.Mark. Il nuovo lavoro si chiama "Morbid Tales" , ma nel frattempo il moniker del gruppo è stato cambiato da HELLHAMMER in CELTIC FROST. Bella la struttura compositiva della title-tk e dell'opening "Circle Of The Tyrants", alquanto suggestiva e visionaria. Per quanto riguarda le liriche basta citare un passo della sopracitata song «... dopo la fine della battaglia e dopo che la sabbia ha bevuto il sangue, tutto che ciò che rimane è solo amarezza e disillusione ...» . Una sorta di rievocazione sonora delle gesta delle lotte per le investuture, dove i feudatari di Zahringen riuscirono a svincolarsi dalla soggezione feudale, vedi l'elmo di Tom Warrior . In tema puramente visuale, splendide le prospettive artistiche sia della front che dell'inside cover di "To Megha Therion" , tele realizzate da H.R. Giger , dove si può contemplare una sorta di follia lisergica espressiva . La release vede la luce nel 1985 , un lavoro monumentale intriso da atmosfere sinfoniche, di cui è un buon esempio "Jewl Throne" , espressione decadente e ossianica collegata a misticismo e vecchie filosofie concettuali. Come si evince in trsto come questo «Un tempo pregavo gli dei, cercando memorie nascoste, occhi vuoti ora, ai mieipiedi una terra di dolore, sono il re, sto nell'oscurità nascosto alle ombre del vento, pregherò i miei dei cercando il mistero...» .
Da questo periodo in poi il baricentro del black-metal si sposta definitamente a Nord, avendo come quartiere generale proprio le lands scandinave. Anche se vi sono delle eccezioni come i canadesi BLASHEMY, gli ellenici ROTTING CHRIST, gli israeliani SALEM, gli elvetici SAMAEL, gli albionici CRADLE OF FILTH, vera rivelazione del momento insieme ai nostrani MORTUARY DRAPE (entrambi usano un make-up orrofico).
Lo ieratico grido del verbo black-metal rimbomba dalle alte muraglie dei fiordi con MAYHEM, presenti nella scena gia dal 1986 e l'anno successivo con la stesura vinilica di "Deathcrush" . Per meglio esprimere il black blood terror concept dei nordici in questione citiamo un passo di Clive Barker dove « ... Alla luce della luna, il sangue sui loro visi e sulle mani era nero ... L'aria era impregnata di sangue ... Non può esserci di peggio del terrore, neppure la morte» . La nera signora ha bussato per ben due volte alla porta dei MAYHEM, vedi l'efferato suicidio del vecchio singer Dead ed il recente omicidio di Euronymous , ponendola , quindi, nell'albo delle bands "maledette" . Un sound macabro, brutale e perverso ,così come loro amavano definirlo. « Noi prendiamo i testi molto seriamente . Le nostre liriche non parlano di satanismo, anche perché non siamo molto competenti sull'argomento . Preferiamo parlare di perversione, sangue, marciume, torture varie . In ogni caso, non abbiamo nulla in contrario ai testi satanici, purché chi ne parla sappia cosa stia dicendo» (intervista rilasciata a HURLANT/MILITIA).
Il nostro viaggio itinerante può concludersi, citando i grandi BELIAL , autori di un ottimo lavoro, tale Wisdom of Darkness" , già recensito ottimamente su queste pagine. Così come è da citare il lavoro degli IMPALED NAZARENE, vedi alcuni loro moniti come "The Black Vomit" , "Crucipitation" , "in the Name of Satan", "Goat Perversion" e prima che abbracciassero altre tematiche filosofiche, gli IMMORTAL di "Diabolical Fullmoon Mysticism" e "Pure Holocaust" .
Ma prima di veder calare il sipario sulle argomentazioni trattate bisogna parlare dei DARKTHRONE, forse la continuazione dei punti cardini del verbo, quali VENOM, BATHORY, HELLHAMMER . I norvegesi elogiati anche dai loro connazionali Mayhem hanno all'attivo tre releases : "Soulside Journey" , "A Blaze in the Northern Sky" , "Under a Funeral Moon".
All'inizio dell'articolo si era parlato di casualità, cabala, numeri, ... anche la produzione sonora dei DARKTHRONE è per una stessa casa discografica, anche loro sono giunti alla terza release, forse sarà anche l'ultima ... che ci sia qualcosa di vero e di dannato?
 

CD - varathron "His Majesty At The Swamp" (Cyber/Nosferatu) Otto tracce di black metal ben confezionate da parte del triumviro ellenico, il tutto avvolto da un manto di solitudine, decadimento, angoscia.
disciples of power "Invincible Enemy" (MInd/Nosferatu)
Una sorta di genesi della creazione umana, vista negli aspetti malsani, devianti, sinistri; una tela che riflette colori alquanto inquietanti degli aspetti umani, come la scienza, con le sue creazioni e malformazioni "INfected By Science", "Injecticide". Un buon prodotto caratterizzato da 8 tkx di death metal.
bestial warlust "Ven Geance War Till Death" (Modern Invasion/Nosferatu)
I kangaroos metallers ci propongono questa carneficina ritmica dalle tematiche asfissianti: un vero e proprio piato di carne marcia sbattuto in faccia, sonorità devianti, non un attimo di pausa o caduta ritmica.
benediction "The Grotesque/Shen Epitaph" (Nuclear Blast)
Cinque tkx per gli albionici che con questo disco continuano la saga dei precedenti lavori. Il quintetto ci propone due aspetti: quello in studio, caratterizzato dalle due tracce che danno il titolo al lavoro, e le tre restanti che rappresentano l'aspetto live. Ascoltateli in "Subconscious Terror".
burzum "HV Liset Tar Oss" (Mysanthrophy/Nosferatu)
Una prospettiva grigia, come si può evincere sia nella front sia nella back cover di questo 4tkx; sia anche nei fatti di cronaca che hanno attanagliato il combo nordico (vedi il Conte Grishnackh). In sintesi: una trasposizione ossianica dei BATHORY.
winter "Eternal Frost" (Nuclear Blast)
Quattro tkx EP prodotte dalla band e da Greg Marcheck per una stesura sonora ammaliata da atmosfere doom alquanto rallentate, come si può evincere nella title-tk "Eternal Frost" o in "Winter".
convulse "Reflections" (relapse/Nuclear Blast)
La produzione e l'esperienza di Thomas Skogsberg (AFFLICTED, AMORPHIS, DISMEMBER, ENTOMBED, GRAVE) si fa notare anche sull'epidermide dei finnici. Un nove tkx di continui crescendo, sempre rimanendo saldi nella roccaforte del death nordico.
pyogenesis "Sweet X-rated Nothings" (Nuclear Blast)
La brutalità delle growls funge da strana pertinenza alle aggraziate ritmie sonore di questo 12 tkx. Un prodotto che riveste i connotati di dark/wave/gothic/metal. Ascoltateli in "Fade Away", nella title-tk e nelle successive stesure sonore come nel romanticismo di "It's On Me" o le fasi darkeggianti di "Golden Sins". Gran bel disco ! .
 

n. 32 - ottobre 1994

aa.vv. "Requiem" (ExumedProd./Polyphemus)
Diciotto combos che rappresentano la new wave della triade geografica di estrazione latina, teutonica e scandinava.
Tutte giovani band dark, grindcore, death alquanto agguerrite. Citerei i capitolini DEFUNCTIS, gli
emiliani ICONOCLAST, gli iberici HUMAN WASTE, i teutonici FERMENTING INNARDS. Da acquistare !!!
aa.vv. "Detonation" (Tessa/Polyphemus)
Compilazione per la label fiamminga che annovera in questo palinsesto ritmico l'interessante lavoro degli orrorifici ANCIENT RITES con "Longing For The Ancient Kingdom II". Bella stesura compositiva e atmosfere similari per DECEPTION con "Mind Reflection", che per alcuni aspetti mi ricordano qualcosa dei vecchi NECRODEATH. Da annotare anche gli INSANITY REIGNS SUPREME con "Secular Condolence" e il grind/death dei MASSACRA NOISE. Il resto è mediocrità .
exvoto "Carnival Of Souls" (Tessa/Polyphemus)
Il quadriumviro delle Fiandre realizza questo 12tkx di chiara matrice nordica con alcuni riferimenti alla scena statunitense. Buona anche la registrazione e il layout di copertina.
demo tapes - Cala mestamente il sipario su due bands del deathrama nazionale: gli angel death e gli excidium, peccato. Adesso mi sembra inutile inalberare i soliti bizantinismi espressivi. Di chi la colpa? Forse dei kids, troppo esterofili, dei discografici e dei cosiddetti media. Comunque ciò che le bands hanno dato alla scena dovrebbe rivivere con la nuova creatura maleficarum (autrice di un interessante lavoro, "Unblessed", già recensito positivamente in questa rubrica), che dovrebbe esordire con l'LP "Across the Heavens" che uscirà per la indie statunitense Antiphonal Records. Alcuni titoli: "Seasons Of Black", "Time I Am", "Under My Sears".
 

n. 31 - settembre 1994

nosferatu report
Andiamo ad esaminare una serie di novità che fanno parte della distribuzione etnea. Gli elvetici sadness "Ames de Marbre" sono autori di atmosfere tra il dark e il doom. Gli exerses "Beyond My Imagination" si muovono verso orbite epico-darkeggianti, con riferimenti a vecchi lavori di IRON MAIDEN e MANOWAR, soffocati però da atmosfere plumbee. Grind splatterato per lo split album di amaymon/purulence e sonorità grind death per i transalpini putrid offal che condividono lo split insieme agli elvetici exulceration con il loro deragliante black death. Interessante il lavoro dei doomsters e filosoficamente black metallers mortuary drape "Into The Drape", prima omelia per la setta piemontese. Concludiamo con la seconda release della Nosferatu, quella dei virginiani doomstone "These Whorn Satan Hath Joined", tipico prodotto di death/doom/black metal.
angel death "Angel Death" ( 7" )
I reatini spappolano questo due tracce molto intenso e bestialmente vomitato da una carneficina di rigurgiti death, i cui sintomi si possono ben evincere sia nelle partiture dei riffs sia nelle growls del singer.
fiaba "XII L'appiccato" ( Mellow Records )
Battesimo su CD per gli aretusei , che dopo due convincenti demos, vanno ad attestarsi come una delle bands più interessanti di questo ultimo periodo del rama peninsulare. Ci troviamo di fronte a una sorta di mistura magica, caratterizzata da una parte da atmosfere medievali avvolte da ricami tipicamente progressive e da un cantato in lingua italiana e dall'altra da pertinenze letterarie quali il gusto per leggende, fiabe, filosofie che vanno dallo gnosticismo alle tradizioni misteriche di area celtica.
cradle of filth "The Principle Of Evil Made Flesh" (Cacophonous Records)
Dalle lands di Suffolk e dell'Essex proviene un combo dedito a una sorta di avant garde black metal, nel cui trattato sonoro si possono evincere alcune invocazioni ritmiche che riportano alla memoria CELTIC FROST, BATHORY, MERCYFUL FATE e atmosfere letterarie tratte dalle letture di NItzsche, Byron, Shelley, D'Annunzio, Crowley, Stocker, Baudelaire, creando una tela che riflette colori di paesaggi tral'incubo e l'enfasi ...
mayhem "De Mysteriis Dom Sathanas" (DSP)
Tributo a Euronymous di quel che resta del combo nordico capostipite del black metal insieme a HELLHAMMER, BATHORY, VENOM. Otto sermoni che sanno di profetico. Come si può evincere in "Funeral Fog", "From The Dark Past". Buono l'aspetto sonoro, speriamo che la falcidiata line up del gruppo norvegese riesca a cucire i propri brandelli e regalarci ancora stupende emozioni come lo start iniziale di "Death Crush" .
 

n. 29/30 - luglio/agosto 1994

aa.vv."The Death Of Africa ...?" (Morbid/Nosferatu) Interessante compilazione sonora che annovera combos dai cui tratti somatici scaturiscono i segni di VOICE OF DETRUCTION, ABHORRENCE, RETRIBUTION DENIED, DEBAUCHERY e va a delineare la scena del South Africa. uone le espressioni sonore: un intreccio tra death nordico,atmosfere darkeggianti e death statunitense. Buon biglietto da visita.
amorphis"Tales From The Thousand Lakes" (Nuclear Blast) Una sorta di romanticismo alquanto decadente ammanta questo 10-tkx ben confezionato dagli scandinavi, come si può evincere nell'opening-tk "Into Hiding" o nelle seguenti stesure ritmiche di "The Costaway" o "Fist Doom" .
konkhra"Sexual Affective Disored" (Nuclear Blast) 10-tkx di buona levatura tecnica per il quadriumviro danese che realizza un buon death metal, con voce sguaiata, come si può evincere nell'opening "Center Of The Flesh" o nei grugniti vocali della tk "Seasonal Affective Disorder" . Una conferma per un gruppo che già negli ambiti underground si era creato un buon seguito anche grazie a certi lavori come "Malgrowth".
phlebotomized "Preach Eternal Gospels" (MMI/Nosferatu)
I fiamminghi realizzano questo 5 tkx EP di doom abbastanza appesantito nelle partiture sonore, con alcuni aspetti veramente apocalittici come in "Tragic Entanglement". Da notare che l'intera stesura sonora è ricamata da un mefitico gioco di keyboards.
demo tapes Un 6 tkx di thrash/grind/core bestialmente vomitato è il risultato dell'impatto sonoro proposto dai felsinei society "Mea Culpa" . Ascoltateli in "Vivisection", "Out Of Control", i temi trattati vanno dal sociale a tematiche filosofiche-religiose. Parlando dei meneghini noxious noise "In Journey With Death" ci troviamo ad esaminare un thrash metal a volte tecnico, a volte inframezzato da vari cambi da vari cambi di tempo, a volte mosh. Mi ricordano vagamente alcune cose degli EXODUS o degli ANTHRAX.

n. 28 - giugno 1994

etherial winds "Saved" (MMF/Nosferatu) I fiammimghi realizzano questo prodotto di chiara matrice black metal ben confezionato, sia dal punto di vista tecnico che di quello di registrazione. Il sound è ammaliato da una sorta di decadentismo ossianico, come si può evincere nelle songs di "Into The Serene" e "Winter" .
pyogenesis "Waves Of Erotasia" (Nuclear Blast)
Un 4tkx EP di buona fattura tecnica, una sorta di suono metal ed intrecci sonori oscuri, che gravitano in atmosfere death-doom. Come in "Down" o nei cambi di riffs dell'opening-tk "Through The Flames" .
crypt of kerberos "World Of Myths" (Adipocere/Nosferatu)
Un 8tkx che riecheggerà nella mente dell'ascoltatore le fasi di "The Key" degli statunitensi NOCTURNUS, soprattutto quelle ricamate dai giochi aerei delle keyboards, insomma un buon intreccio tra melodia e potenza sonica.
god forsaken "Dismal Gleams Of Desolation" (Adipocere/Nosferatu)
La matrice sonora di questa release poggia i suoi punti cardini negli strumenti scardinanti della potenza ritmica, come nella title-tk "Dismal Gleams Of Desolation" o nelle fasi black-doom, che a volte risentono di partiture melodiche come in "Loveless" e "Waiting For The Unknown".
demo tapes - I liguri dreadful joke realizzano questo 4tkx, "Abisso di Dolore", tra l'altro cantato in italiano, di thrash metal ai limiti del punk-hardcore, ascoltateli in "Turbe Mentali" o in "Anelli di Fumo". I friulani desmodus "Human Wreck" sono autori di un thrash metal di stampo classico, Bay Area, of course, tra l'altro ben confezionato, anche dal punto di vista della registrazione.
 

n. 27 -  maggio 1994

order from chaos "Still Birth Machine" (Decapitated/Nosferatu)
I dannati di Kansas City vomitano questo 7 tracce dalle matrici black metal con una libertà di espressione individuale che è quasi una sorta di manierismo sonoro, scrollando i canoni prestabiliti e il concetto di bello in senso classico, vedi le formecreative di VENOM, HELLHAMMER, BATHORY.
isengard "Vinterskugge" (Peaceville/Flying) Ci troviamo a contemplare la tela sonora del progetto di Fenriz, drummer e singer della congrega nordica dei DARKTHRONE. Il dipinto riflette ritmie che vanno dal doom metal proprio della scuola scandinava, vedi CANDELMASS "Vinterskugge" , al black and death "At I Vannete Dyp Hour Market Huiler" .
resurrection "Embalmed Existence" (Nuclear Blast) Il quintessenziale soundwork dei floridiani, dopo alcuni convincenti manifesti sonori prettamente underground, vedi periodo demotapes, si concretizza su vinile, dai cui pori fuoriescono tonalità prettamente death metal. Per la stesura ritmica il combo si è avvalso del supporto dei tamburi di Alex Marquez dei MALEVOLENT CREATION. Gradevoli sotto l'aspetto uditivo. Al solito c'è lo zampino di Scott Burns.
demo tapes - Seconda release per i capitolini stormlord con un cinque tracce, "Black Nights", ricamato da atmosfere geometriche black metal di chiaro stampo nordico, con alcuni riferimenti ai BATHORY, vedi certe latitudini ritmiche site nell'opening track "Black Nights", o le fasi epiche di "The Battle". All'interno di questo lavoro trova ubicazione una sguaiata versione di "Countness Bathory", giusto tributo al verbo. Concludiamo con il crossover dei meneghini homicide, "Retaliation Fall", un cinque tracce che ricorda per certi aspetti i DRI .

 

n. 26 - aprile 1994



 

singoli



eversor/paul chain "Sangue Fammi sorridere"
(Chansons d'Amor)
Split vinilico per due identificazioni musicali note del panorama italico. Il poliedrico Paul Chain con una formazione a tre realizza tematiche sonore
suggestive e darkeggianti, dalle quali si potrebbero trarre anche degli spunti ossianici. Da notare che per il prossimo lavoro l'artista dorico verrà supportato anche dal singer degli albionici CATHEDRAL Lee Dorrian e dal bassista dei CELTIC FROST. Ritornando al 7" , buona la prova degli EVERSOR.

 

cd


mayfair "Behind ..." (GITR/Nosferatu)
Il dettato musicale degli austriaci si avvale di atmosfere usate come strumento di ricerca, che vanno dagli aspetti del progressive a quelli tipicamente darkeggianti abilmente ricamati dai synths, come si può evincere nei dettami sonori di "Adavanced In Years" o in "Generation Isolated", ben corredate da pertinenze romantiche oscillanti tra il malinconico e il decadente.
brian decay "Anima Cule Hydro Carbone." (Jivaros)
Il suono espresso dai transalpini riflette rifrazioni che vanno dal punk al thrash, a quelle tipicamente industriali, come nell'apripista "Brainless" o nella seguente "Think Dark Pink".

 

demo tapes

I giovani capitolini die realizzano questo 2 tracce, ma forse la giovane età e la fretta non contribuiscono alla felice riuscita del lavoro. Parlando di "Funeral Of State" degli acacia andiamo incontro a un power metal alquanto accattivante. Per quanto riguarda i fiorentini starnuts , atmosfere hard marcatamente '70 ricamate da predominanze blues: ascoltateli in "Hurricane Blues" o in "Don't Know" . Concludiamo con i meneghini kalidon : "Rise of The Ritual" è un 4 tracce di buon power tharsh metal.

 

n. 25 - marzo 1994


intestinal desease/brutal mutilation (Split Single)
L'aspetto predominate che accomuna i due combos, provenienti da due diverse culture diverse come la Sardegna e le Fiandre, è il back ground musicale: rumorismo sonoro, putrido grind/death.
Una sorta di viaggio itinerante nello spappolamento
sonoro, con pezzi brevi e tiratissimi.
sanctum "Raped Of Your Religion" (Lethal Records)
Gli albionici splatterano questo 8 tracce dalle sonorità violente e ricamate (ricamate?) da suoni putrescenti, vedi le asfissie sonore-ritmiche e i growls siti in "Errision" , "Our Violent World" o nell'opening "Parasite", o nel martellamento ritmico di "Inner Depravity".
salem "Creatig Of Mockery" (Mordid/Nosferatu)
Dalla terra di Davide, land dalle forte contraddizioni (sociali, storiche, filosofiche, politiche, religiose) arrivano questi cinque apostoli professanti il credo death, che immolano sacrifici ritimici del calibro di "Children Don't Fight", un vero 'must', "Voice From Hell", "Emotional Demants". Veramente un gran lavoro, buone le ritmie sonore, così come le growls del singer ... Spero di vederli al prossimo Monster Of Rock insieme ai NUCLEAR DEATH .

 

demo tapes

Gli etnei sinoath con "Still In The Grey Dying" si indirizzano verso sonorità onirico-ossianiche, vedi certi accostamenti a MY DYING BRIDE e PARADISE LOST. I dorici beyond redemption con "Christening" presentano un grindcore death che per certi versi si potrebbe accostare sia alla scuola nordica sia a quella statunitense, vedi "Farable Of The Shade". Calvacata death per gli undertakers con un 4 tracce supportato da buoni riffs. Black metal invece con i from depths, con atmosfere alquanto decadenti e con cambi nei ritmi, vedi "Tales Of Creation". Concludiamo con la compilation order noise, una sorta di vetrina della scena italica, con SADIST, ANGEL DEATH, EXCIDIUM.

 

n. 24  - febbraio 1994

darkthrone "Under A Funeral Moon" (Peaceville)
Terza omelia per la true norwegian black-metal, plaudita positivamente anche dai MAYHEM. Otto sermoni scagliati violentemente come "Summer Of The Diabolical Holocaust", una carneficina ritmica si annida in "Unholy Black Metal", "Crossing The Trangle Of Flames" .
therion "Symphony Masses - No Orakon No Megas" (MRR/Nosferatu Records)
Nuova release per gli svedesi infettata da un florilegio sia sonoro, sia espressivo come il ripescaggio di antichi idiomi quali l'ebraismo, l'egizio ed il greco antico. Qualcosa di veramente interessante in questo 11-tkx, di buona levatura, non solo tecno-compositiva.
into the crypt ...
L'iberica Drowned Productions, prossimamente distribuita dalla Nosferatu Records, fa scricchiolare la cripta underground con questa serie di 7". Iniziamo con i texani severance, "Abysmal Ascent" un suono diretto, malato, come si può evincere in "... And Then Silence". Altra band statunitense i deteriorot, quadriumviro del New Jersey maledettamente pesanti, rallentati, ... malati, ascoltateli in "The After Life". I transalpini catacomb , danon confondere con gli omonimi capitolini, sono fautori di "In The Maze Of Kodath", dalle atmosfere romanticamente oscure, come in "The Key". Concludiamo con il 3-tkx degli svedesi darkified "Sleep Forever", degni inquilini dei quartieri nordici dalla struttura doom/blackmetal.

 

demo tapes

 
I sardi calvary "promo '93", propongono un 4-tkx violento di chiara matrice black-metal, vedi "You Die", riferimenti ossianici sono insiti in "Dark Cemetary". Thrash-power metal si annida in "Dreamcastle" dei diadema , buon 6tkx dalle partiture ritmiche che confermano quanto detto, vedi l'opening "Dreamcastle", o nella song "Nebula". Concludiamo questo bollettino, entrando nella sfera del progressive con luna costante, con l'11-tkx "Senza Santi", un buon cantato in italiano, con atmosfere marcatamente '70's, una sorta di viaggio senza tempo così come nel clima fatato degli aretusei fiaba "I Sogni di Marzia" , un concept immerso in una realtà virtuale ... "son gocce di lacrime e sangue che tingono il letto al mattino".

 

n.  23 -  gennaio 1994


doomstone
"Those Whom Satan Bath Joined" (Nosferatu)
Un altro bel colpo viene realizzato dalla indie etnea che splattera questo 13-tkx xhe non mancherà di soddisfare il piacere uditivo e musicale anche da parte dei più esigenti kids. Provate ad ascoltarli nell'opening "Doomstone/Trasvection", una pugnalata in mezzo agli occhi, così come la
rivisitazione di "Rosemary's Baby", "See you in hell". Altri manifesti che ben identificano lo spessore del suono e l'identità filosofica si possono annoverare in "Christian Burial", "Possessed Cemeteries" .
impetigo "Horror of the Zombies" (Wild Rags)
Si fanno sempre più interessanti le quotazioni in borsa per il quadriumviro dell'Illinois con questo 10-tkx, che rappresenta la giusta continuità dei lavori precedenti. È una band che non conosce vie di mezzo: o la si odia o la si ama. "Cannibal Lust", "Defelling the grave", "Mortuaria", "Breakfast at the Manchester Morgue", rappresentano alcuni dei punti indicativi del verbo musicale degli splatters statunitensi ... non solo CANNIBAL CORPSE.

 

demo tapes

Piacevole compilation, con un ampio raggio sonoro, quella sita in metal aggression con giovani leve del rama peninsulare, come STORMLORD, INFAMIA, TERMINAL SICK. I trevigiani hard boiled eggs si presentano con questo 5-tkx ricamato da un thrash metal ben sostenuto, come si può evincere nell'opening "Guilty Of Your Crime".
Secondo lavoro per i bergamaschi krashing: 6-tkx incazzate e dirette come "In Suffering", "Hate Borns", insomma un buon grind death. Concludiamo con gli aretusei impeto paranoico con il loro demo omonimo che ospita cinque songs cantate in italiano, ben curate anche sotto l'aspetto della ritmia sonora, definirli tra il punk e l'hardcore sarebbe giusto o riduttivo ?!?

 

n.  22 - dicembre 1993


mortuary drape "In to the Drape" (Decapitated)
Prima omelia vinilica per la setta piemontese che scandisce un buon black-metal ammantato da suoni malefici, un buon 5-tkx, come si può evincere dalle partiture gotiche di "Mother", o in "Zombie" dove si alternano anche tematiche romantiche. Altre note positive: una voce dannata, degna dei cult-movies
del settore, un buon make-up ... Un lavoro che è un biglietto da visita.
sylvester death "Free Man" (Contempo)
Il vecchio suono DEATH SS tardi anni settanta riemerge dai pori di questo lavoro anche per la presenza di alcune anime ben note ai seguaci del verbo del vampiro. Un tuffo nel passato con "Broken Soul", "Underground Life", "Deadly Sin", dove i suoni, le atmosfere, le geometrie chitarristiche, l'impostazione delle corde vocali risultano ben allineate con quanto espresso.
mayhem "Live in Leipzig" (Obscure Plasma)
Trattare il combo nordico è come stilare un compendio sul black metal, una partitura difficile visto che va ad intrecciarsi con una serie di punti, quali aspetti filosofici, bands parallele, sonorità musicali, che ne renderebbe difficile la sintesi, ma che son bene allocate in questo 11-tkx che rappresenta una sorta di itinerante tracciato dei MAYHEM: "Deathcrush", "Necrolust", "Pagan Fears", "Carnage", ... alcune delle tappe di questo black/satanic live act.

 

demo tapes

 
4-tkx decisamente letali per il vostro sistema uditivo ... questo potrebbe rappresentare il titolo del manifesto sonoro dei molisani excidium, ascoltateli in "Detressing Visions of Death", caratterizzato da una sulfurea sezione ritmica. In attesa del trapasso vinilico vi consiglio il 5-tkx del progetto maleficarum, pura violenza sonica. I giovani liguri belief si propongono come una nuova proposta della splatter scene con brani della portata di "Concrete Fear", "Cannibalistic Intent". Sempre nelle stesse lands sia geografiche che sonore si aspettano nuove per emorrhage corpse. Secondo atto per i capitolini sepolcrum: "Anteroom of Hell" un 3-tkx che fa perno su versanti grind-death, concludiamo questa carrellata con il combe-back dei dauni social mayhem con "To Your BRain". buon thrash metal vecchia maniera, molta grinta, buon lavoro. Sogni d'oro al desk-top pubblishing.

 

n.  21 - novembre 1993


cenotaph "The Gloomy Of Our Hidden" (Horus)
SHUB NIGGURATH, RIPPING FLESH, TOXDEATH, MUTILADOR, CENOTAPH: ecco alcune delle ramificazioni soniche di estrazione hispanica poco consigliate per i puritani del verbo metallico. Le otto tracce di questo lavoro costituiscono una sorta di asfalto sonoro rivestito da sonorità tipicamente di stampo terroristico e growls putrescenti come nella
delirante "Tenebrous Apparitions" o nella miscela esplosiva di "In The Cosmic Solitude".
catacomb "The Return Of The Ark" (Sacra SIndone Unita) - 7"
I Capitolini debuttano sulla scena con questo due tracce comprendente intro. Il verbo è accostabile ai classicismi di PARADISE LOST e MY DYING BRIDE, naturalmente presi sololtanto come punti di riferimento. Le stesure di "Deafening Whisper" e "Tomorrow It Happened" sembrano fuoriuscite dai pori cartacei dei classicismi di Blacke e Shelley. Conclude "In The Shade Of Cypresses", morbosa e ossianica nello stesso tempo.
excidium "Infecting The Graves" (Adipocere Records)
i molisani splatterano questo due tracce dove si anidano ritmie sonore alquanto brutali e mozzafiato, come nella title track "Infecting The Graves". Delirante risulta l'omelia di "Defunto" ricamata da onirici giochi tastieristici. Da non perdere assolutamente.

 

demo tapes

 

Il perimetro compositivo di opera IX è cinto da una serie di linee ritmiche rotanti attorno a tonalità oniriche di chiara matrice black-metal, come in "House Of Agony" o nella romanticità ossianica di "Last Down" . Parlando degli etnei
winged, parte smembrata dei SINOATH, affrontiamo un rehearsal dai tratti somatici oscuri e vomitati dalle growls del singer. Rimaniamo sulla stessa lunghezza d'onda geografica per parlare della seconda release della indie Nosferatu con il debut album dei virginiani DOOMSTONE (ci scusiamo per averli posizionati nei demo tapes), "For Whom Satan Hath Joined" di cui è già pronto un quattro tracce advance tape. Concludiamo con pent premettendo che non è stato inalberato nessun tipo di discorso campalistico. Ci troviamo di fronte a qualcosa di veramente, una miscellanea tipicamente seventies con ritmie sonore psichedeliche, progressive e tonalità oscure e heavy.

 

n.  20 - ottobre 1993

 

sadist


I NECRODEATH hanno rappresentato una delle migliori espressioni di death peninsulare.
Eccoli presenti sotto nuova epidermide,quella dei SADIST e con l'unico superstite di quella accolita di dannati, Marco Peso ... sometimes they come back!!!

Tralasciando il passato, che importanza ha per voi iniziare con una giovane label come la Nosferatu Records?
È di fondamentale importanza, perché vuol dire far partire il gruppo dopo due anni di attività in sala prove, concerti e l'uscita del 7", quindi affacciarsi nel mondo discografico, anche se a piccoli passi e con la dovuta cautela. Essendo una giovane band non potevamo aspirare ad etichette già affermate, anzi siamo contenti di avere avuto a che fare con persone che hanno creduto in noi, e poi una cosa molto importante é che l'etichetta indipendente non condiziona affatto le direttive musicali del gruppo, quindi poter esprimere la propria musica senza nessun tipo di condizionamento.

Facendo idealmente un viaggio nel tempo, come vedi la scena di ieri con i NECRODEATH e quella di oggi con i SADIST ?
Attualmente le cose le vedo più concrete e realizzabili, indipendentemente dai risultati che il gruppo potrà ottenere in futuro.
Più sfortunati e bravi i gruppi di ieri o o viceversa quelli di oggi?
Ogni tempo ha i suoi bravi e cattivi, tanto eri come oggi. Sicuramente ieri c'erano meno possibilità di quelle attuali, anche se oggi non è che si navighi nell'oro, infatti gruppi storici come SCHIZO, EXTREMA, continuano a dover lottare, a scontrarsi con una realtà che ora come ora non gli ha ancora dato il si per il grande passo, quindi fino ad oggi non c'è un gruppo che si possa definire professionista.
Parlando di "Above The Light" ?
È stato registrato all'inizio del '93, comprende 8 pezzi di cui due strumentali, e poi non è che ci sia altro da aggiungere, è un disco e quindi va ascoltato.
Riguardo le vostre liriche ...Traiamo spunto dalla realtà quotidiana, da quello che ci circonda, più che altro parliamo di problemi sociali, ma senza nessun intento ideologico-politico, ma semplicemente per rappresentare ciò che ci accade intorno senza fare del moralismo.
Come vi ponete nelle vostre liriche: come spettatori, protagonisti ...
Per certi temi potremmo esserlo dal punto di vista soggettivo per altri da quello oggettivo, il discorso varia secondo il contesto della canzone.
Cosa pensano i SADIST dei SADIST ?L'unica cosa che possiamo pensare è quella di migliorare tutti i giorni e di crescere musicalmente. Poi potremmo piacere o meno ma questo non sta a noi giudicare.

 

n.  19 - settembre 1993


hypocrisy "Osculum Obscenum" (Nuclear Blast)
Taglienti geometrie ritmiche e sonore disegnano le 8-tkx di questa nuova pagina del libro HYPOCRISY. Le atmosfere rivestono per taluni aspetti sfumature oniriche e decadenti, come nelle deraglianti "Exclamation of a Necrofag" e "Black Metal", o filosofiche come in "Necronomicon", "Altmoas" e "Infant Sacrificies".
mortification "Post Momentary Affliction" (Nuclear Blast)
Nuovo appuntamento sonico con i canguriani di Melbourne che non mancherà di dilaniare il vostro già provato e instabile sistema uditivo. Fasi pesantissime alternate da alcuni cambi di riff, ne sono testimonianza "From the Walley of Shadows", "Black Lion of the Mind", "Human Condition".
brutality "Scream Of Anguish" (Nuclear Blast)
Sull'altare dei Morrisound Studio si celebra una nuova omelia sonora: quella dei BRUTALITY. I sacerdoti dell'estremismo sonoro scagliano 10 sermoni che non mancheranno di annoverare nuovi proseliti alla fede grind/death. Provate ad ascoltarli nei labirintici intrecci espressivi di "These Walls Shall Be Your Grave" e "Crushed 6", "Spirti World".

 

n. 17/18  - luglio/agosto 1993

sadist "Above The Light" (Nosferatu Records)
L'avvenimento dell'anno, una delle registrazioni migliori di questi ultimi tempi, se non in assoluto, per un prodotto tipicamente made in Italy; sfata quindi la tradizione negativa, su non fate quella faccia da gufi tristi !
Una musica che sprigiona energia vitale, una tecnica
ricercata con numerosi e azzeccati intermedi acustici e soprattutto con uno sforzo meritorio che assimila al linguaggio squisitamente death il sapore italiano della melodia e del classicismo. La sezione ritmica è precisa, spesso raffinata; alle keyboards vanno il merito di una regia attenta e fondamentale, come l'intreccio gotico-onirico di "Enslaver Of Lies" o "Desert Divinities", o il barocchismo ossianico di "Breathin Cancer". Un prodotto valido e competitivo anche con le grosse release estere.


 

n. 16 - giugno 1993


electrocution "Inside The ..." (Contempo)
Nell'analisi del primo referto vinilico dei felsinei si possono annoverare sintomi decisamente patogeni dagli effetti grind/death.
Un suono malato degno delle epidemie sonore del calibro di ASPHYX, MORBID ANGEL, ATROCITY, e dalla metrica terroristica sita negli esiti di
"They Die Without Crosses", "Hell's Of the Bad" e nell'infetta "Back To The Leprosy death". Il prodotto può provocare irritazione soprattutto nei puristi: in questi pazienti il prodotto dovrà essere impiegato uditivamente con molta cautela in quanto potrebbe avere effetti collaterali.
amorphis "The Karelian Sithmus" (Nuclear Blast)
Dopo aver realizzato uno split con gli INCANTATION, i finnici vomitano su platter questo 11-tkx, all'interno del quale si rimaterializzano le gesta belliche della famosa battaglia di Karelian combattuta nelle lands del Nord. Un suono prettamente spartano di duro e tagliente death metal, ne sono mentori i vari assalti all'arma bianca, vedi "Sign from the North", "The Lost Name of God", "Warriors Trial" ... Let's go !
master "Collection of Souls" (Nuclear Blast)
Continua la saga composta dal duo Paul Speckman/Master, infatti oltre ai lavori come solista e nel suo progetto, il prolifico quattro corde annovera la sua presenza in molti altri lavori di altrettanto bands. Parlando del lavoro in questione non si può che essere soddisfatti, un buon prodotto di thrash/death alquanto grintoso ed accattivante, senza una sbavatura nè una caduta ritmica. Porgete il vostro sguardo uditivo sui colori di "Taste of Insanity", "Blinded Faith", "Jailbreak", "Justice or Fate" .

 

demo tapes


Continua a battere incessante il cuore del tam tam underground del rama nazionale, questa volta parliamo dei trevigiani infamia "Subconscious Autposy" con un 7-tkx di death ricamato da alcuni stacchi di tempo come in "Backword". Power-thrash di stampo classico è il verbo dei cruentus "Seeking the Truth" , quintessenziale lavoro che poggia il perno su buoni fraseggi ritmici ed alcuni arpeggi di puro barocchismo come in "Moshin Heads". Cala il sipario con la buona esibizione su demo dei a piedi nudi "Proviamo ad andare" un lavoro che si distacca completamente dal filone dell'estremismo sonoro della rubrica. Trovandoci di fronte ad espressioni sonore tipicamente '70, come BALLETTO DI BRONZO, GOBLIN, ROVESCIO DELLA MEDAGLIA .

 

n. 15 - maggio 1993


rotting christ "The Mighty Contract" (Osmose)
Atmosfere musicali che sembrano materializzarsi dal nulla, concezione intesa come inquietudine, malessere del proprio subconscio, del proprio io interiore, queste ed altre sensazioni possono avvertirsi nel predicato musicale degli ellenici. 6tkx che scorrono dentro i labirinti della psiche umana, come in "His sleeping majesty", "Dive the deepest abyss". Cambi di tempo in "Exiled arghangels", suoni decisamente carioca in "The sign of evil existance", dove si possono fare degli accostamenti ai SARCOFAGO del periodo sepolcrale di "INRI" ... in the name of ...
impaled nazarene "Tol Cormpt Norz Norz" (Osmose)
Dopo "Goat Perversion" (Nosferatu) Ep, ormai andato sold-ot, i finnici sgravano questa nuova malforme creatura vinilica dai tratti somatici brutali e sadicamente black-metal. 18 pugnalate ritmiche che rappresentano delle vere e proprie asfissie sonore ai limiti del rumorismo di NUCLEAR DEATH, DEAD INFECTION, SHUB NIGGURATH, BLASPHEMY. Il verbo dei finnici è un intreccio filosofico-religioso, vedi "In the name of Satan", "Goat Perversion", "Hoath: Darbs Lucifero", "Damnation (Raping the Angels). Atmosfere sodomizzate dalla furia devastatrice dei riffs e dai flash che filtrano sul platter di certi rituali contemplativi in cui il triumviro si identifica.
 


 

demo tapes

Lo start iniziale spetta ai giovani cruentus "Seeking the Truth" , autori di un 4-tkx intriso di atmosfere che gravitano in orbite thrash con influenze di H.C. death, power metal. 4-tkx per i bergamaschi krashing "Cycle of Decomposition" , fautori di un sostenuto grind-death; ascoltate l'opening "Cremation", dove si possono ben notare certi accostamenti con i NASTY SAVAGE. I felsinei electrocution in attesa del loro LP ci allietano con "Remanins", un 5-tkx ricco di ritmi alla ATROCITY e ASPHYX. "Under the wings" e "Contract in Blood" alcuni dei sintomi. Intanto i capitolini defunctis hanno ritoccato la loro line-up con due sei corde e stanno completando le partiture sonore di "Inquisition: Mothers of the Cross". Da tenere d'occhio la new gore-grind-splatter sensation dei reggini suffering growls, combo reggino ed i prolifici gory blister con "Hanging Down the Sounds" un 5-tkx di death metal alquanto tecnico e tirato.

 

n. 14 - aprile 1993

horrified "Eternal God" (12" Ep) Tra le rovine del Pireo si alza l'ieratico grido vinilico del quintessenziale lavoro dei turpi ellenici, fautori di un death alquanto brutale e viscerale. 2tkx comprensive di intro che non mancheranno di soddisfare il vostro piacere uditivo e musicale, basti pensare alla title-tk "Eternal God" puro death-banging, ricamato da fasi rallentate.
animus "A Dead Life" (Ep) Provenienti da Melbourne e in azione da parecchi anni, i canguriani splatterano questo 4-tkx cd autoprodotto caratterizzato da eruzioni ritmiche sprigionanti esalazioni alquanto brutali, come si può ben evincere dal gioco ritmico delle quattro corde. Il verbo espressivo degli abitanti del bush è tipicamente speed-thrash metal con labili venature death, vedi "We Immortals" o "Open up the Fates of Hell"; per certi aspetti mi ricordano gli statunitensi MACE.
sylvester's death "Cursed ..." (Contempo/Rosemary) Un intreccio cronologico tra presente e passato è quanto si può contemplare nella performance vinilica degli ossianici e oscuri personaggi che adesso si celano, per noti problemi extra musicali sotto le nuove vestigia. È una sorta di viaggio itinerante tra le goticità di "Horrible Eyes", "Cursed Mama" , "Terror", "Inquisitor" e le espressioni sonore del secondo periodo, come "Peace of Mind", "Vampire", "Where Have You Gone?" ... Sotto il palco si invoca ancora il vecchio moniker ... The Evil ramains the same!
demo tapes - Gli isolani assache con "Bathos" propongono un 8-tkx ricamato da norità splatter/grindcore come in "Infected in Visual Torment" , "Exbition of Murder". Dalla periferia della città della Mole arriva questo 4-tkx dei mind snare "The Dream Quest Into Unknown": è puro manifesto di death metal, ben suonato e caratterizzato da una serie di accelerazioni cardiache, come in "If You Don't BAck", "Identical to God" o la morbosa "Mind Snare". Concludiamo con gli orobici mototronko "Blize (Mototronkocide)" con un 4-tkx caratterizzato da diverse espressioni sonore che vanno dal mosh al thrash, alle soffocazioni ritmiche di "Morbid Sense" o alle ammorbanti manifestazioni sonore di "Ignorant Conspiracy".

n. 12 - febbraio 1993
miasma "Changes" (Lethal Records) - Si alza il sipario sull'ultimo atto vinilico dei lungocriniti che esprimono toni e movenze di chiara matrice terroristica, 9tkx mozzafiato di deathmetal brutale sprigionante concezioni di agonia sonora sia essa di stampo prettamente nordico "ENTOMBED, GRAVE, MAYHEM) che di pertinenza statunitense (TERRORIZER, primi MORBID ANGEL), anche se il combo asburgico non è e non deve essere considerato come clone dei gruppi sopracitati. Le atmosfere emanate dal platter effondono esalazioni ritmiche alquanto truci, basti porre l'udito su "Baphomet", "Drowing in blood", vere e proprie onde d'urto sonore.
belial "Wisdom of Darkness" (Lethal Records)
Potenza sonica, usata come strumento di violenza, di distruzione sonora, queste alcune delle pertinenze site nel dettato musicale dei giovani finnici, già conosciuti si dal tempo del loro demo d'esordio "The Gods of the Pit" che avvalse loro riconoscimenti nell'intero operato underground. L'impatto musicale trova applicazione nella sfera etrema concettualmente interpretata come brutal/grind/death metal. Il verbo dei nordici si può annotare in un solo termine, quello della efferatezza, vedi la sadica e morbosa "Lost Souls", le scardinanti atmosfere di "Hypocrisy of the God's sons", "The Invocation", "Voices Beyonds" .
pan thy monium "Down of Dreams" (Osmose Prod.)
Gli oscuri personaggi filtrano su vinile i caratteri mentali del sogno quali ricordi, immagini, pensieri, trasformando quindi tali attività cerebrali in note, magari una sorta di ristesura e rivisitazione musicale dell'Oneirocriton. L'interpretazione delle undici proiezioni sonore riflette luci e colori che riportano alla mente le morbose release degli elvetici CELTIC FORST, sia di "Into Pandemonium" che quelle sinfoniche di "Into Megatherion", e le partiture orchestrali intrise di strumenti classici che si possono annoverare nel dettato musicale di CATHEDRAL, MY DYING BRIDE o dei già citati CELTIC FROST .

demo tapes La nuova tappa negli oscuri trekkings peninsulari tocca il suburb della città del Palladio con il quintessenziale lavoro degli exsecror (House of Pain) un buon blackdeath metal. I lungocriniti macerano letteralmente i riffs, come si può evincere sin dalla opening title-tk "House of Pain" , "Hate", "Age of Death" fanno parte degli altri tormenti di questo 5-tkx, riportandomi alla mente gente tipo DARK ANGEL, POSSESSED ... Parlando degli opera IX in (Gothik) si assiste a tematiche uditive riflettenti funeree visioni gotico-medievaleggianti, ed il pathos non è dei più rassicuranti, basti introdursi nei sinistri presagi inseriti in "Prelude", reso ancora più tetro dal verbo "Aeterni ad nascendum bonimalique ..." , dove l'atmosfera è appesantita da un mefitico organo. "Groglin Grange", "Invocation" sono una sorta di intreccio musicale dark-doom. Parlando degli stormlord si assiste ad un blackmetal old style, tipico VENOM, anche se ricamato da flash epic & power, come in "You don't want it but you can't". Il risultato sonoro è apprezzabile, sia per l'impiego di un 16 piste, sia per alcune tracce marcatamente oscure,a volte sinistre, come nell'intro "Yesterday FAte". Tagliamo il traguardo parlando dei tarantini glory blister (Spoilt by Greedn) fautori di un 7-thx di matrice techno-death anche se il documento espressivo degli jonici si pone tra il barocchismo dell'intro "Elfin Dances" e le accelerazioni di "Congenital Wichedness", e della sinistra "Reduced to a Gore"
 

n. 11 - gennaio 1993
CD - embrionic death "Regurgitate The Dead" (Adv. EP) Doloroso parto le cui conseguenze si manifestano in questa malforme creatura dagli aberranti tratti somatici che fuoriescono dal cordone ombelicale che sgrava putridi lamenti come "Dissected", "Hemorrhaging Horror", "Twisted Intestine" .
unbounded terror "Nest Of Affliction" (Drawned Records)
Sinistri eventi atmosferici vanno a schiantarsi sull'arcipelago delle Baleari, sembrerebbe un bollettino meteo invece è quanto contenuto in queste 9-tkx che corredano il loro star iniziale su platter. "Dreamlord", l'ipnotica "Fear", "Dead (by Deceit). Una coltellata negli occhi.

demo tapes Continuano le nostre incursioni itineranti nelle lands peninsulari, questa volta parliamo degli ionici funeral oration (Domina a Morte ... Libera Me), 3tkx impresso di cavalcate brutali, vedi l'opening "Stigmata". Parlando dei reatini epileptic genital (Ultra-brutal Necroschizopheric), un lavoro molto viscerale e violento come si può evincere dalle pugnalate di "Shitty World, Give A Death". Rimanendo sempre sulla stessa lunghezza d'onda geografica, parliamo degli angel death (Desire For Immortality), una devastazione di suoni grind ... death, of course, basti porre attenzione uditiva a collassamenti tipo "Desire For Immortality", "Grind Affection". Concludiamo il nostro tour con i social mayhem che hanno pronto da tempo il master LP aspettando qualche seria indie per poterlo vomitare su vinile. Si tratta di un suono monolitico thrashinante, come in "The Beast Will Survive", maledettamente rallentata nella parte iniziale, sfociando poi in istinti ritmici bestiali.
 

n. 10 - dicembre 1992

demo tapes Continua il nostro viaggio itinerante nel rama peninsulare. Tra le lands emiliane si annoverano i felsinei euthanasia (Wormeaten) , 4 tkx caratterizzato da cambi di tempi inseriti in ingranaggi grind/death, vedi "Suicidal Agony" o le lacerazioni dell'epidermide musicale in "Extreme Deformity".
Gli iconoclast (Iconoclast) eseguono buon death metal, abbastanza brutale e rallentato negli schemi ritmici, dando più pathos al 3 tkx in questione che ha raggiunto quota 1000 di vendita. La tappa conclusiva di questo mini-raid spetta alla terra di Trinacria, per parlare degli aretusei macabre (Macabre), che sprigiona esalazioni death-core, anche se ben si evince che il gruppo è alle prime armi .
 

n. 9 - novembre 1992

sadistic intent "A calm before The Storm" (EP) Dopo la rivolta dei ghetti losangeleni che hanno scosso gli States, qualcosa di morbosamente simile potrebbe svilupparsi con la terrificante inquietudine brutal/grinding death, sprigionata dai pori vinilici di questo 2-tkx, e quanto espresso si può evincere in un brano come "Second Coming" .
I sinistri presagi di "Dark Predictions", consegnati su basi macchinose sviluppanti riffs che ne martellano la carcassa, concetti espressivi tra il delirio e l'apocalitticità, questi alcuni indizi per inquadrare la fraseologia musicale del quadriumviro californiano.
cadaver " ... In Pains" (Earache)
Tra i fiordi norvegesi ha inizio l'ieratico rito del nuovo verbo vinilico dei tre ministri del culto grind/death, con questa loro secondo omelia. Dieci incessanti sermoni vengono sfrontatamente scheggiati dal pulpito creando nell'atmosfera sovrastante una cappa di angoscia pronta ad attanagliare in una morsa il malcapitato sistema uditivo. È un susseguirsi di ritmiche sempre più incessanti, con un doppio basso che vibra nell'aria colpi disumani come in "Mr. Tumor's Misery", "Blurred Vision", la deragliante massa celebrale di "Runaway Brain" . Sono alcuni degli aspetti itineranti del viaggio dei Cadaver all'interno della psiche umana ... Un buon lavoro che attende impaziente di mietere nuove vittime sull'altare grind/death, riuscendo a suscitare piacere uditivo e musicale nell'ascoltatore. Una viva e profonda emozione ... direi quasi agghiacciante, visto il combo ...
demo tapes Andiamo ad esaminare una serie di tapes che riflettono i vivi colori, direi reali, del rama nazionale. Lo start iniziale di questa minirassegna spetta ai molisani excidium (Defunto) con un prodotto caratterizzato da atmosfere sinistramente rallentate che insieme alle keyboards esprimono oniriche visioni degne dei più nefasti movies splatter-gore che ne disegnano lo scenario. Alcuni indizi ?!? … La putrescente "De Vemis Mysteiis" o la claustrofobica "The Abyss". Passiamo ai malsani liguri emorrhage corpse (Cubistic Spaces in a Cadaverized Sensation) , giunti al loro secondo trapasso raffigurante scenari lirici e sonorità musicali ultragrind/death contornate dai vari flashes musicali, che rendono così più pathos alle martorizzate tkx. Abbassiamo il sipario sulla scena con l'atto degli etnei d.i.y. (Shadows if Grime) dalle terrificanti trame sonore, come la title-track sostenuta abilmente dal drummer-machine (concezione di uomo-macchina), o la sguiata e ossessionante "Primite Solution" .
 

n. 8 - ottobre 1992

nuclear death "For Our Dead" (Wild Rags) - Si scrive un nuovo capitolo sulle pagine maledette dell'estremismo rumoristico dalle cui facciate si contemplano una serie di nomi del calibro di Nausea, Sexorcist, Fear of God, Gore Beyond Necropsy, Impetigo, questi alcuni degli epiteti che saranno da monito per gli inquilini dei quartieri alti di una certa concezione di metal ormai steriotipato ed imborghesita. Di quanto espresso prima ne è testimonianza questo 4-tkx, una vera dissoluzione dei tessuti musicali, "The Corpse Tree", dove si annidano fetide immagini orrorifiche e suoni perversi, le malsane atmosfere di "Days of the Weak", "The Third Anthichrist", una sorta di tela dannata che riflette suoni ed immagini devianti, o la conclusiva omelia di "The Church of Evil Minds of Splattering Saints", una ssorta di delirante crepitio fatto scheggiare dalle ritmiche dei tre predicatori del verbo Nuclear Death .

bottom of page