articoli, recensioni, interviste apparsi sulla fanzine siciliana periodo 1986 - 1987
METALMANIA anno 2 n.11 - novembre 1987
Per Hurlant/Militia l'intervista a Marco Melzi della Minotauro, la prima domanda è di rito: raccontaci com'è la storia della label? La label nasce nell'84, stimolata dal mio desiderio di contribuire allo sviluppo del genere H/M e H/R in Italia, ed è anche stato generato dall'entusiasmo contagioso di un gruppo di ragazzi che frequentavano il mio negozio, che avevo in quel periodo, i quali pubblicavano una fanzine di nome HEAVY, il cui capogruppo era Paolo Scuri.
Perché hai scelto Minotauro come nome per la casa discografica? Minotauro, perché sono molto attratto dalla mitologia greca, e perché Minotauro mi piaceva come immagine da adottare per questo scopo.
Tratti solo heavy o altri generi musicali ? Si, ora solo questo, in passato ho prodotto dei gruppi new wave e un cantautore americano.
Ora parlaci del tuo lavoro, come lo trovi ? : interessante, impegnativo ... Dunque, premetto che il mio lavoro non è quello della produzione a quello che può concernere una casa discografica. Il mio lavoro principale che mi da vivere, è quello di distributore di prodotti discografici nazionali ed internazionali, cioè faccio da grossista importatore trovandolo piacevole e sono abbastanza soddisfatto, anche se il mio sogno, è il progetto principale è dedicarmi completamente all'etichetta.
E delle tue esperienze passate con SPITFIRE, REVENGE, STRANA OFFICINA, cosa puoi raccontarci? Direi molto interessanti, mi hanno permesso di fare una discreta esperienza nel campo, anche se mi rendo benissimo che è una cosa molto limitata nel confronto di altre etichette di produzione internazionale, comunque mi ritengo soddisfatto, in quanto ai gruppi debbo dire che non lo sono nei confronti delle loro reazioni o scelte che hanno avuto, comunque ognuno è libero di fare quello che vuole, quello che io cerco penso di averlo trovato in PAUL CHAIN e mi basta, con questo non voglio dire che non produrrò altri gruppi, anzi ...
Parlaci di PAUL CHAIN, tuo pupillo di scuderia, che differenze, se differenze ci sono tra il musicista e la persona ? Secondo me non ci sono differenze, PAUL CHAIN è uguale nella vita di tutti i giorni come quando è sul palco, io lo reputo un grosso personaggio, lo trovo molto vero, non ha nulla di falso o posato, è un peccato che abbia così poco spazio da dedicare alla propria musica, allo sviluppo di quello che sta facendo.
Puoi darci i tuoi pareri sui suoi due ultimi lavori ? Sicuramente positivi; li trovo interessanti, sicuramente tra le cose migliori, certo non è da tutti ascoltarsi la 1ª facciata di opera 4ª, ma chi riesce a spaziare al di fuori dei vari generi normali, penso che siano dei lavori che possano piacere. Mi piace molto "Resurrection in Christ", ad ascoltarla mi emoziona.
Cosa ne pensi della stampa italiana, non credi che si creino dei circuiti personali abbastanza arbitrali ? Si!, certo, sono d'accordo e ci sarebbero tante cose da dire, comunque non mi interessa, io proseguo per la mia strada indifferentemente, da tutti i giornalisti che ci ignorano o per lo meno fanno finta di ignorarci ed anche ai membri di altri gruppi che parlano male di noi, l'unica cosa che mi piacerebbe sapere è il motivo per cui lo fanno.
I tuoi giudizi sulla scena italiana? Ad essere sincero non sono molto informato, visto il mio lavoro che mi impegna molto, comunque mi sembra migliorata, credo che ci siano degli ottimi gruppi, credo che ormai per uscire a livello internazionale sia solo una questione di organizzazione di personaggi all'altezza, certamente abbiamo dei gruppi che potrebbero suonarle a parecchia gente !!
Progetti futuri? Una distribuzione all'estero, sviluppare quella in Italia e soprattutto al sud. Sto lavorando a una cooperazione tra SABOTAGE e PAUL CHAIN, poi ad una cosa molto strana ed insolita con PAUL CHAIN, che sarà distribuita solo ai fans, e venduta solo per corrispondenza. Interfine sto concludendo per un contratto di distribuzione in Italia della AXES inglese, una etichetta che ha prodotto i LONDON .
Di che cosa parlano le vostre canzoni ? Parlano di storie vere, di avvenimenti che accadono giornalmente
Come sono i FINGERNAILS on stage ? Dipende ...
Ho letto di alcuni lanci ... Sono un tipo che si comporta allo stesso modo anche sul palco, mi piace incitare la gente, anche se certe volte i kids esagerano, il mio incitamento è come uno sfogo mentale e non sfasciare tutto quello che c'è intorno.
METAL GODZ fanzine
Per Hurlant/Militia interviews ... la classica domanda da intro, stavolta non con un gruppo ma il capo redattore di METAL GODZ, Paolo Piccini, facci un pò la storia di MG ? È stata una delle prime fanzines nel periodo di quelle storiche, il primo numero uscì verso la fine dell'82. Fin dall'inizio si è occupata di gruppi abbastanza sconosciuti, cosa che stiamo facendo tuttora, fino al momento sono stati stampati 11 numeri, è pronto il dodicesimo.
Come vedi la scena romana e quella italiana ? Fino a un anno e mezzo fa era in forte decadimento, visto che i gruppi storici erano in decadimento, adesso da circa sei mesi ci sono gruppi thrash hard-core. La scena si sta muovendo, tutti si danno da fare, cosa che non vedo per la scena italiana, la vedo un pò strana, c'è pochissima unione tra i gruppi, è questo non può portare a sbocchi positivi. Poi bisogna notare che si verificano dei fenomeni di razzismo tra le persone di opposte fazioni geografiche: posso citarti che al concerto degli SLAYER a Milano gli skinheads hanno apostrofato "ammazziamo i romani" è questo non è bello !
Parliamo delle testate maggiori che non favoriscono certi gruppi in base alla loro posizione geografica e politica Beh si, senza fare nomi particolari, è assolutamente ingiusto che si parli male di un gruppo per la sua situazione geografica .
A presto, allora ?!? Ciao ragazzi, ci sentiamo, siamo tutti sudisti !!
RUDE
E dalla esperienza newyorchese cosa ne avete tratto ?Abbiamo visto King Kong, i porno show. Noi siamo tornati da New York abbastanza migliorati, visto che a New York l'heavy è da per tutto: tiri la catena del cesso e scende metal, apri la mela è trovi il metal.
Il vostro look? Siamo tutti nudi ! No! è un look abbastanza americano, molto evoluto ed omogeneizzato, come la Plasmon !!!
Lo spirito di Joe Balzotti, chitarrista, sembra perseguitare il sottoscritto quando si trovi nei pressi di via Leonina, il suo spirito non ha pace ...
Per Hurlant/Militia i MACHINE HEAD : la storia del gruppo ? Siamo nati nell'ottobre dell'85 con Ubaldo Ricci chitarra, Massimiliano basso e voce, Andrea Strappetti voce, poi dopo l'abbandono del batterista è subentrato Emiliano Negro.
Adottate un particolare look ? No !, noi saliamo sul palco come siamo vestiti nella vita normale, perché preferiamo dare importanza alla musica, al contrario di certi gruppi ... (risate) ... No i RUDE sono gli unici che si salvano ... (risate) Grazie, no non vi minaccio (JB)
Particolari influenze ? La scarlattina ! (JB) Ognuno di noi ha delle sue particolari influenze: DEEP PURPLE, jazz, progressivo, thrash, hardcore ...
La scena romana ? Presto saremo tutti cabaret (JB) Per il momento è prevalentemente thrash, a secondo di quello che si inventano gli americani, poi noi ... Gli americani sò forti (JB)
Ah si ?!? E chi l'ha detto ?? Gli americani sò forti, l'ha detto pure Alberto Sordi (JB)
Progetti futuri ? Il militare (risate), rimarrà solo il batterista che farà dei concerti da solo ...
Per la gioia di grandi e piccini ?!? Si, si ... (risate)
Che significato ha il titolo del demo "T.S.P." ? Il pentagramma è un simbolo cristiano, però si è rovesciato diventando simbolo satanico, è una esaltazione di quel simbolo
Il perché di tale copertina ? La mano che risiede nella cover è quella di un prete che tiene il personaggio incatenato, sta a significare che la religione con i suoi dogmi e con le sue regole limita e cerca di inquadrare il regolamento umano.
Di che cosa parlano le vostre canzoni ? Per quanto riguarda il demo si parla di satanismo, per il disco ci saranno altri argomenti tipo occultismo, necrofilia ... argomenti tutti allegri.
Giudizi sulla stampa italiana ? Rockerilla è da due anni che no la leggo, H/M e Metal Shock hanno il difetto che devono vendere copie, quindi devono essere così. La cosa positiva è che hanno delle ottime foto che si possono ritagliare, per la fanzines mi piace Metalbelch ed altre, peccato che hanno il problema dell'uscita.
Cosa pensano i NECRODEATH dei NECRODEATH ? Cosa pens ... bella domanda !, ma pensano poco perché direi che è molto difficile essere obbiettivi stando dentro, preferiamo che sia il pubblico nel dare i giudizi.
Trovate difficoltà ad essere voi stessi al di fuori del palco e dell'HM? Non credo, chiaramente non mandiamo in giro come siamo nelle foto, ... comunque ...
Come si presenta il dopo "T.S.P." ? Registreremo tra luglio ed agosto il nostro 1° LP che dovrebbe uscire in autunno, cercheremo di fare un buon lavoro, visto che il suono è importante per vendere un buon lavoro specie all'estero !
stage "stage" - Il Vomero , uno dei quartieri più caratteristici dell'antica Palepoli , propone il triumviro degli STAGE: Guidotti Claudio - voce e chitarra, Pastore Eugenio - batteria, Romano Alfonso - basso. LA performance si dirige verso un iter abbastanza hard con venature progressive. "Living for sensation" non ha nulla da invidiare alle atmosfere ed al fraseggio bostoniano di Tom Sholz, "Power" solido hard dei 70's, per non parlare dell'incalzante "Fight for your life", conclude la studio-seesion "A script a lonely man", esempio di hardpsichedelica ballata. Gli STAGE propongono alla fine del demo atmosfere disegnate dall'ascia Guidotti, "Guitar games". Cosa si può dire, acquistateli, sosteneteli, baciateli ... forse no!
machine head "No Border" - Secondo demo per i capitolini MACHINE HEAD. Esso consta di cinque tracks, di cui una dal vivo, tale "Erection" . I MH sono fautori di un heavy classico, abbastanza curato, visto il senso di alta professionalità e bravura del quadriumviro romano. Le scelte musicali delle teste variano dai QUEENSRYCHE ai DEEP PURPLE, ai RUSH, MANOWAR, ARMORED SAINT. Buona la registrazione di questo "No Border" .
lycanthrope "lycanthropee" - Sebbene le nebbie si siano diradate e con loro anche i DEATH SS, altre sensazioni macabre e non palpabili attendono nel buio: LYCANTHROPE. Essi nascono nell'ottobre dell'86, dalle ceneri dei VIRUS, con Sepulcral Voice - vocals, Death - guitars,, Bulldozer Bass - bass, Hellish Bitch - drums, Gothic - guitar. Dal punto di vista figurativo lo stage del "vagare notturno di plenilunio" si tramuta in uno scenario ossianico, adornato da bare, lapidi, croci, bambole impiccate, il tutto corredato da anime che vagano nel vuoto. Il cantato è spesso inventato, l'inglese si sovrappone all'italiano e viceversa, i testi sono dei classici orrorifici, degni dei grandi maestri cinemtografici, improntati sulla morte, l'occulto ... il mistero. Il loro primo ululato di luna piena è tratto dall'enferico "Infernal Patto Live 18-5-87", dove è ben indirizzato l'iter musicale della band: thrash-hardcore con venature dark. Titoli che sono un giusto manifesto di tale emblema "Jesus Chirst in Hell" , "Mayhem Destruction" ... il periodo della luna piena si sta per avvicinare, affrettatevi a cambiare strada, perché potrebbe essere ... troppo tardi .
METALMANIA anno 2 n. 9 - APRILE 1987
Siamo nello Studio 1 degli STRANA OFFICINA e vorrei subito chiedere a Roberto che ci parlasse di questo studio personale nel quale il gruppo ha preparato il suo ultimo lavoro Ci siamo dissanguati nel farlo, abbiamo dato via la roba che serviva per i nostri show e ci siamo prettamente dedicati alla realizzazione dello studio. È da li si può dire che è nato questo disco che darà la prova di tutto quello che si è fatto.
Mi sembra anche che si discosti dalle altre sonorità italiane? Con questo studio personale noi abbiamo acquisito delle esperienze che prima mai ci eravamo sognato di fare, perché si andava in altri studi e in un determinato tempo dovevi registrare senza poter ripetere, ora possiamo farlo, sino a quando resti soddisfatto della registrazione. Così allora siamo riusciti a tirar fuori certi effetti per il nostro sound che crediamo si riveli abbastanza bene.
Quello che mi è sembrato di capire e che l'importante non è avere 700 piste ma di saper usare bene quelle che si hanno? Quello è logico ! L'importante è saper usare la roba con cui lavori, solo così riesci ad avere degli ottimi risultati.
Un giudizio su quello che stanno facendo i ragazzi della MATERIALI SONORI ? Noi speriamo che lavori bene facendo trovare il disco in tutti i negozi. È un'etichetta nuova che pare lavori discretamente. Speriamo bene. Questo disco fungerà da apripista al nuovo per una famosa etichetta straniera.
Questi rapporti come sono veramente? Noi siamo sulle nostre, gestire un materiale a larga distanza penso sia molto difficile. Per ora ci siamo avvalsi della MATERIALI SONORI per curare questa esperienza !
Vorrei chiedere a Enzo che ci parlasse del trapasso, su questo disco, dall'italiano all'inglese, del cantato. Noi abbiamo fatto questo trapasso, chiamalo trapasso, non per tradire la lingua italiana, d'altronde siamo stati i promotori del cantato in italiano, ma è la solita svolta a cui deve girare per entrare negli altri mercati.
Avete curato ciò con puntiglio ? Si, infatti ci siamo avvalsi di James Hold che ha curato assieme al cantato non solo la metrica, ossia la pronuncia, che l'accento. Vogliamo essere giudicati positivamente, d'altronde sui mercati ad alto livello ci tengono a queste cose.
Come ti sei trovato nel doppio ruolo di chitarrista ritmica e solista ? Mi sono trovato abbastanza bene perché sia in studio che nei concerti la ritmica è impostata esclusivamente da me.
Passiamo a Roberto, mi sembra che per la batteria hai trovato delle ottime sonorità ? Io ho sempre cercato di suonare nel miglior modo possibile e adesso forse dalle registrazioni verrà fuori il meglio di me stesso.
È vero che siete già a buon punto per la stesura del nuovo album ? Per i pezzi di cui disponiamo, vista la nostra lunga carriera, potremmo realizzare anche un quadruplo LP. Noi stiamo cercando tra i pezzi vecchi e nuovi di tirar il miglior materiale, anche se la scelta è difficile perché a volte dobbiamo scartare dei pezzi che ci hanno fatto conoscere, però noi guardiamo al futuro e allora ...
Parliamo della copertina dell'EP ? Siamo soddisfatti, perché il ragazzo che l'ha realizzata, ha saputo capire il nostro modo di suonare e a vedere dentro di questo la nostra immagine, e con l'androide ha creato un simbolo: che si ripeterà sulle prossime copertine.
C'è qualche ricetta particolare che vi ha fatto definire dalla stampa specializzata "la migliore live band italiana" ? La nostra ricetta è quella dipartire da 10 ed arrivare a 50 senza mai un calo, un momento di stasi. Si da tutto, si da il sangue: è questa la nostra mentalità.
Per concludere ... Un saluto da Roberto, Enzo e Fabio: arrivederci a presto a un incontro live, vogliamo vedervi sotto il palco a dare il sangue come noi, per risolvere tutti insieme il problema dell'heavy metal italiano. Siete pronti ragazzi ?!? CIAAAAAOOOOOO !!!
Dalla crematura di TRONOS e KRUSHER per HURLANT/MILITIA interviews: il triumviro degli INCENERATOR, la storia del gruppo ? In poche parole, gli INCENERATOR sono nati nel febbraio '86 per merito mio, Antonio Silva, ed ho chiamato questa mente malata di Luigi, poi abbiamo inciso il primo demo a Milano con il batterista degli EXTREMA, poi abbiamo incontrato Alfonso che del resto è un'altra mente malata
Una domanda antipatica, se non del tutto per un gruppo italiano, principali influenze e non ... praticamente... SCHIZO , no ! SLAYER, DARK ANGEL, S.O.D., .. ma più che altro ci ispiriamo solamente.
Catania per voi costituisce un limite ? Certo che è un limite, non costituisce, è un limite ! Catania è molto ristretta.
Descrivete la vostra musica ? Andiamo al limite dell'hard-core, ma non lo siamo ma c piace ... thrash-core, new thrash-core sensation .
Che significato ha il titolo del demo "Into the Crematorium" ? Il titolo l'abbiamo creato con Alberto, non c'è niente di allusivo ... Se qualcuno vuole credere che creda.
Per la realizzazione del demo siete stati supportati da S. Bullegas,drummer degli EXTREMA? ... come suono siamo completamente diversi
Di cosa parlano le vostre canzoni ? Di storie che riguardano Catania, qua forse ci potrebbe essere qualcosa di allusivo, ma in realtà non c'è. "Mass Genocide", ma questo è riferito a tutte le persone da cui siamo circondati.
Come nascono i vostri brani e chili scrive ? Tutti e tre.
Cosa vorreste dire a tutti quelli che identificano il metal con la violenza, la droga, l'estremizzazione politica? COGLIONI ! Perchè tutta questa gente prende il lato negativo ...
C'è qualche significato segreto e nascosto nell'heavy metal o soltanto un modo per divertirsi e comunicare sia da parte di chi suona e di chi ascolta ? Da parte di chi suona è anche un modo di vivere daparte di chi ascolta è una ribellione e si sfoga così .
Come si presenta il dopo "Live into the Crematorium" ? A fine aprile uscirà un nuovo demo e possiamo dire anche il titolo "Mass Genocide"
C'è qualcosa da aggiungere ai lettori ? I nostri hobby sono scopare (tutte cose), bere e dormire.
METALMANIA anno 2 n. 8
rude
Ci troviamo qui in via Leonina con i RUDE: la storia del gruppo? Ci siamo formati due secoli fa, siamo un gruppo molto giovane ! ...
... si ..?!? ... Va bene, dico la verità, ci siamo formati due anni fa, dall'unione del sottoscritto, Joe Balzotti e del batterista Gabriel Cannone, poi al gruppo si sono uniti Fank Sciannameo bassista e il cantante Hymphrey "Ozzy" Tamilio. Abbiamo cominciato a suonare subito dal vivo, prima a Roma e poi fuori. Abbiamo fatto anche un viaggio promozionale begli USA.
"Metal estremista" ... così siete stati definiti sun n. 2 di HM, cosa ci dite a proposito? Si , perché noi facciamo parte delle Brigate Rosse !!! per questo siamo stati chiamati estremisti, perché noi quando saliamo sul palco ... non lo sò perché ci hanno chiamato "metal estremista" , forse perché ... booh, non lo. Non c'è un etichetta del genere, metal e basta. Basta ascoltare la nostra musica.
Concerti? Per adesso ci siamo un pò fermati, per il nostro viaggio negli States, penso che fra non molto rinizieremo e speriamo di andare in giro per l'Italia e all'estero.
Incisione di demo-tape? Dovrebbe uscire il nostro demo che verrà inviato al nostro manager a New York e si spera per un tour negli States.
Qualcosa da aggiungere ... siete tutti innocenti? Siamo innocenti, non siamo delle Brigate Rosse, ma ... estremisti. Siamo molto buoni ...
Sicuro? Si lo giuro !
Sulla Bibbia? No, le Bibbie non ci interessano, prendiamo le pagine e le mettiamo sotto le gabbie dei canarini ... siamo molto amici degli animali !
Ah! Conoscete Piero Angela? Piero Angela ? Viene spesso ai nostri concerti, presto appariremo su un numero speciale di Quark : "Gli animali del metallo " ...
fireball
Da un vecchio vinile dei DEEP PURPLE, a sicuri protagonisti nel metalrama peninsulare, oggi ad HURLANT/MILITIA interview i FIREBALL. Il classico intro: la storia del gruppo Questa c'è la sbrighiamo velocemente perché è brevissima: il gruppo si è formato a fine agosto inizio settembre '86, per ora il gruppo ha lavorato esclusivamente in cantina, questa è stata la nostra prima esibizione.
Parlateci del vostro look e che importanza date ad esso? Non crediamo in un look principale, ognuno adotta quello che crede, che vuole. È la musica quella che conta, il look per il momento è una cosa secondaria .
Come definite il vostro sound? Per sintetizzarlo è un pò un rock-blues vecchio stile.
Una domanda antipatica, se non del tutto, per un gruppo italiano: principali influenze e non? DEEP PURPLE sono il massimo, LED ZEPPELIN, FREE, ma c'è ne sono tanti
Incisioni a livello di demo-tape? C'è ne vorrà ancora un poco, per ora penso, siamo un pò lontani, pensiamo di farlo in futuro.
Cosa ne pensate della violenza, della droga, dell'estremizzazione politica che vengono identificate con l'heavy metal? Stronzate di shit ! Qualsiasi tipo di strumentalizzazione che si fa alla musica lascia il tempo che trova. L'heavy metal è principalmente uno sfogo fisico e mentale.
Trovate difficoltà ad essere voi stessi al di fuori del palco e dell'heavy metal o dell'hard rock? Nessuna, assolutamente, cerchiamo di essere noi stessi al massimo coerenti con i nostri desideri e con le nostre ideologie, anche musicali.
Cosa ne pensate della stampa metallica: HM, ROCKERILLA, METALCAOS e le varie fanzines territoriali? Tutta la stampa che cerca di portare avanti il discorso del metal è ben voluta, perché sia un discorso di qualità. È stato per le prime fanzines che l'heavy metal è finalmente riuscito ad assurgere a ruolo di prima donna, poi ci sono anche delle cose che non vanno, comunque.
way out "we are ready" - Un'altra pietra ben levigata, si pone sul metropolitano "Colosseum Rock": WAY OUT ! Il gruppo nasce nell'80, riperquotendo nei primi periodi gli steriotipi del vecchio hard UK, dopo vari avvicendamenti e tentativi di line-up, ecco quella attuale: Riccardo Di Felice (keyboards & bass), Stefano Strizzi (drums), Riccardo Strizzi (guitar & vocals). Le prime performance dei WAY OUT vedono protagonisti i testi scritti in taliano, poi dopo l'83 avviene il cambiamento di rotta verso il verbo sheakesperiano! tra l'81 e l'83 il gruppo è protagonista di molti concerti esibendosi sia nelle scuole che in locali di Roma, promovendo così la propria immagine musicale. Nell'83, visto le nuove esigenze, il gruppo volta pagina: le tastiere, un tempo punto focale vengono quasi offuscate dalla sezione ritmica, i testi anche per esigenze promozionali vengono portati in inglese. Nel marzo '85 si arriva al demo "We are ready" , contenente 5 pezzi. "Over the world" è un tributo, un passaggio quasi obbligato verso un passato non troppo remoto, dove le tastiere erano über alles. Segue il viaggio ossianico in "Black Hell" e "Way out", dove qua e la si scoprono, non bisogna essere Sherlock Holmes, delle tracce degli esordi, con una decisa ventata di rinnovamento. Gli ultimi due pezzi "Lady of metal" e "We are ready" hanno qualcosa che ha a che fare con la lugubre art-cover del demo, vedi i paesaggi della Transilvania che segnano l'avvento "novum iter" del gruppo, con relativa ricerca di precisione tecnica e un più consistente amalgama di insieme, percorrendo le strade di Albione.
METALMANIA anno 2 n. 7 SETTEMBRE 1986
METALMANIA anno 1 n. 6 LUGLIO 1986
megatherion "bsm" - Vomitati dalle malefiche forze dell'avello, ecco i MEGATHERION ! Nella seconda tarda epoca del 1984 d.c., in Bologna, nascono per volontà di Roberto "Mosa" Mostacci con la denominazione di GENOCIDE. La line-up subisce fasi abbastanza variegate, all'epoca del loro 1° "on stage" del 1° marzo 1985, oltre all'ascia fondatrice, troviamo Silvano Puleo alla batteria, Federico Mazzoli al basso e il singer Daniele Vecchi. Dopo una serie di concerti, il gruppo ha la possibilità di incidere la prima traccia vinilica, ma il tutto sfuma per i soliti e ricorrenti motivi di garanzia ed affidabilità. Il vomito avviene nel novembre '85 ed il nuovo corso sembra abbastanza travagliato, quasi da band "maledetta", la fuoriuscita di Silvano a favore di Luca "Toppy" Toppini e l'odissea con la legge da parte di Mosa che nella primade dell'87 ne provoca la defezione insieme a Toppy, dovuta ad una serie di motivi personali e professionali. I ... sopravvissuti Daniele e Mattia, riescono a realizzare il demo "bsm", il nastro è molto potente, canzoni come "Dead men attack", "Void", sono delle vere spirali di violenza thrash ! Il lavoro è stato supportato dalle chords guitar di Tommy Massa(c)ra degli EXTREMA, dalle bacchette di Luca "Toppy" Toppini dei RAIN e da Davide "Sagomino" Carletti, che esplode un tuonante drumming in "Void" ... a nightmare's this is only a jocke fuckin reality ...
"big final" - Dalla valle dei Templi, luogo di culto di antiche civiltà, ora si innalza l'ieratico precetto dei NUCLEAR SIMPHONY, con l'inizio di una nuova saga. Il lavoro quadriessenziale dei N.S. si distacca dai modelli consueti del metalrama albionico, proponendo un'ensemble di thrash progressivo immerso in psichedeliche dark make-ups!. Apre "Incubus": un intro celestiale (celestiale ?) con un profetico quanto amaro day-fter. Sege "Big Final", esempio eloquente di enferiche atmospheric dantesche "... ecco colei che tutto 'l mondo appuzza", XVIII, e la risposta duramente profetica della catastrofe definitiva. Si segue in un atmosfera onirica per entrare nella dimensione di "Totem" ed assistere alla macabra danza, dal verbo italico, intorno al fuoco, dove ardono le flagellazioni subite dal genere umano, implacabile l'attacco sulfureo di Gino, maestose le tastiere di Anthony Grave, voci senza tempo accompagnano l'evilistica performance. SI cambia lato, il follow-up è sempre squassante, stratosferico, con esplosione di teratcologia possanza. "The small town balls breack life thrash", accompagnato dal felineo ugolare di Gino e l'ossessionante drumming di John the Crash. Varietà di tempi e battute ritmiche in "Open your eyes", dove impera il basso di sua maestà Totem, si stacca il penultimo biglietto per accedere all'inumana-ipercervellotica "Sign of the madness". Stà per giungere l'alba e con essa va placandosi la temporanea ira delle creature delle notte, la loro musica è accompagnata da una classica finale track-horror: "Little bird", pezzo slow, piccola perla, sfuggita indenne dalla lunga notte.
Abbiamo li un poster che dovrebbe rappresentare il futuro del gruppo ? Si, è Manhattan, dove andremo, e dove ci siamo andati; siamo arrivati a Manhattan con King Kong
Parlateci del vostro nuovo demo ? È composto da sei pezzi, di cui due on stage cantati dal nostro singer Andy De Martino, il quale ci ha lasciato da poco ...
È morto ? No, ma morirà presto. Si cascherà dal grattacielo spinto da King Kong
I nuovi programmi ?
Saremo in America per un periodo di tre mesi, che saranno di rodaggio, se il gruppo avrà successo, passeremo alla seconda fase con la registrazione del disco, visto che il nostro manager lavora con la WB
Per Hurlant/Militia interviews i FINGERNAILS, la domanda è di rito : la storia del gruppo La band è nata nell'81, ed io, Maurizio, sono rimasto l'unico membro originale.
Adottate qualche look particolare ? Il look per noi non è importante, non ci piace travestirici, certo non saliamo sul palco in giacca e cravatta, l'importante è quello che si sente dentro.
A livello di demo cosa avete inciso ? Abbiamo inciso già sei demo, è in preparazione il settimo che speriamo sia l'ultimo. Dal quarto lavoro cominciamo a fare speed metal con vari stacchi, i brani sono brevi, 3-4 minuti.
fingernails "shadow of the blade" - Il sesto capitolo per gli speeds FINGERNAILS : Maurizio "Angus" Bidoli - guitar & lead vocals, Marco "Bomber" Santoni - bass & voclas, Ricky "Duracell" - drums & vocals, questa la line-up del triumviro romano. Il lavoro consta di nove pezzi, tra cui una cover delle "teste motorizzate", tale "Overkill", con brani brevi, 3-4 minuti, i quali vengono coronati da vari stacchi di ... velocità. Le canzoni sono tutte ottime, se vogliamo dare delle preferenze, anche se la scelta si presenta ardua, io direi "Shadow of the blade" accompagnata dall'ugola di Bidoli, "Hard times", "Born to lose, live to win", all'italiana "Patto d'acciaio", "Whishy & pain, "head ..., insomma prendete carta e penna ...
nasty savage "indulgence" (METAL BLADE/RR) - Si insanguina ancora la puntina dello stereo per Nasty Ronnie ed i suoi amici ! Ecco questo loro secondo attacco cardiopatico che farà sanguinare i vostri auricolari, una vera bolgia dantesca, dove non troverete i personaggi del tosco poeta, ma delle enferiche atmosfere, tracks avvolte in flashes adrenalinici di chitarre, il tutto supportato dal roboante drumming del fuochista Curtis Beeson. Cori senza tempo in "Divination" e "Incursion Dementia", l'allucinante "Hypnotic Trance" dove si eleva l'ugola cupa di Nasty. Gli accatastamenti di riffs si susseguono per tutte e due le facciate del vinile, corredato da una cover che starebbe benissimo in una esposizione di qualsiasi galleria iconografica surrealista: il thrash è anche arte ?!?
axe hero "it's rock" - In Lonigo, cittadina in provincia di Vicenza, ha inizio nell'82 lo start degli AXE HERO. Dopo vari cambiamenti si è giunti all'attuale quintessenziale formazione con Mirko "the Fox" alla voce, Dave "Moby" alla chitarra, David "Joahansen" alla batteria, Fabio "Pico Duarte" al basso e l'altro eroe dell'ascia Martin "Martin". La fuckin' band è apparsa su numerosi magazines quali SHOCK POWER, BARST, WHIPLAH, METALLISED, riscuotendo ampi consensi. Dopo il demo dell'84 "AXE HERO", dove già affiora tutta la rabbia istintiva, basti ascoltare "Country side", il gruppo esprime i suoi pensieri verso una comunità non troppo propensa al metallo. Mirko ha dichiarato che la loro musica è tendente all'HM anche se non ci sono schemi fissi. Si arriva al susseguente demo "It's rock" capiente di tre tracks: "It's rock" apre le danze con un buon intro-guitar seguito da un impetuoso drumming, il tutto ricamato da assoli anfetaminici. "Ill'fly" con questo pezzo sembra di essere somersi nel mondo di Angus Young (notare l'intro), un buon rock sul quale spicca l'ugola di Mirko. Cala il sipario, naturalmente seguito da tanti applausi con la darkeggiante ballata "Violence for pleausure", l'eroe dell'ascia può decapitare molte teste, ma questo è possibile soprattutto dal supporto dei kids.
n.i.b. "explorer of the metal universe" - Da Birmingham a Torino la strada non è lonatan se c'è N.I.B., vecchio pezzo degli ossianici SABBATH e naturalmente loro : Carlo Parosso bass & vocal, Salvo Dell'Atre lead axe - vocalm Maurizio Boi rhythmc axe - choir ed Animal, drummer. Gli inizi furono abbastanza dark, poi nel luglio '84 con l'arrivo di M. Boi, vi fu una serie di cambi che portò il gruppo a collezionare una serie di successi, forse dovuti ad un maggiore impatto durante gli stages (vedi i vuoti colmati nelle parti soliste). Nel repertorio dei NIB si hanno prezzi iperveloci come "Dark and Heavy" e pezzi piuttosto melodici come "Play'n on". Ma veniamo adesso all'atteso demo fourpice "Explorer of the metal universe" dalla cover abbastanza curata. Apre "Angel's attack" con buoni cambiamenti di marcia all'interno della track e con C. BAro su a spaziare con il suo basso nell'universo . "We want to fight" offre ai somèliers sabbattiani una buona degustazione d.o.c. con un solo mentore del grand maestro Iommi. Segue "Tower of silence" dove si ascolta il lamentevole rantolio di S. Dell'Arte. Il pezzo, abbastanza curato, heavy progressivo, dove l'astronave ritmica ha ben modo di spaziare all'interno della track del silenzio. "Play'on" è l'ultima orbita del demo: un intro classico melodico con intermezzi alquanto sulfurei. I NIB si differenziano dagli altri gruppi della Mole per la serie di tempi diversi, vedi "Angel's attack" dove ci sono ben quattro cambi, e per le melodie abbastanza variegate contenute nel repertorio.
hurlant/militia on stage - sabato 10 maggio, Reggio Calabria
"Habemus metallum !" , finalmente , dopo tante fumate negative, si riesce ad eriggere sull'altare di albione il tanto sospirato momento. Certo, nessuno dopo la classica frase si è affacciato dal balcone per raccogliere l'ovazione dei fedeli, ma si sono esibite on stage cinque delle sette bands partecipanti al festival in riva allo Stretto, osannati da seguaci di tutt'altra "fede". All'appello sono mancati, per cause non volute, STRANA OFFICINA e SCHIZO: l'incidente motociclistico di Fabio Cappanera (a detta del loro manager) e quello fortuito di Alberto Penzin alla mano, non hanno permesso ai gruppi di presentarsi. Dopo l'epico intro, ormai di rito negli incontri musicali che si rispettano, si inizia: tocca ai LOADSTAR di Napoli che si esibiscono in una quintessenziale line-up, sostenuti da un ottima sezione ritmica e da un abile front--man, tale Venanzio Ciuffetti. Le track dei partenopei trascinano i metalkids che invasi dalle prime avvisaglie adrenaliche inscenano sotto il palco antichi riti nordici, fungendo da coreografia vivente oltre a quella prodotta dagli effetti dei laser che eseguono minacciose danze sullo schermo. Suona il secondo round della serata, l'aria è pervasa dai fumi e da ottima birra (Mc Farland,
Faxe, Odin) che ben presto vengono messi alle corde da NUCLEAR SIMPHONY mèntori di enferici riffs ed esplosione di teratcologia possanza. Gino Dicktator, John the Crash, Totem, nomi che non hanno bisogno di presentazioni per i tantissimi headbangers siciliani che hanno sovrastato di gran numero i metallari indigeni. I N.S. propongono un thrash metal di tipo progressivo. "Big Final", "Totem", "La Fregatura", sono a testimonianza di quanto detto prima, innaffiato dalla sanguinante chitarra di Gino che è dotato anche di una voce felina e graffiante. Il tempo di cambiare la strumentazione e permettere ai TYRANT TOWN di affilare le accordature e dare inizio al loro show, vengono da Perugia e si sono stabilizzati nell'attuale formazione atre: Paolo Minniti, guitar; Andrea Pieroni, bass e Roberto Pieroni, drums. Insieme al loro look teatrale e multicolore offrono ai kids una performance di heavy futuristico con un suono, più accattivante rispetto al loro demo "Calvario" di qualche tempo addietro. Mentre il suddetto si aggira tra la folla, nota dei tipi che sembrano sbucati fuori, come per incanto dalla pellicola de "I guerrieri della notte", incredulo mi stropiccio gli occhi pensando : «... cazzo ! già la birra che fa effetto?», dopo aver riaperto le palpebre, eccoli ancora li!, le stesse figure: è la militia dei cosentini HEAD CRUSHER ! Buono il drumming di Roberto "Buldozzer" ed il dialogo bass-guitar tra Peter "Flebo" e Franz "Trauma", naturalmente anche il roadie-cocal Adam "Thunder" ... che nomi. Si stanno spegnendo gli ultimi fuochi dentro il bracere di metallo,di questo sabato che assume sembianze più umane rispetto a tutti gli altri giorni amorfi in cui si è costretti a vegetare. Headliners della serata sono le sempre più taglienti "lame", gli SHINING BLADE godono di notevole fama a livello nazionale ed anche oltre i patri confini, visto che sono stati inseriti in una compilation curata da una label californiana. Da "Sing it up" a "Night walking" si assiste alla esibizione degli SB, impeccabili come sempre, inutile dire altro su questa band. E così dopo quattro ore di musica, cala il sipario sulla prima "lunga notte". Il sottoscritto ringrazia tutti i metalkids intervenuti e raccomanda di essere sempre più numerosi se si vuole uscire fuori dal ghetto dell'anonimato, perché l'heavy non ha niente da invidiare a tutta quella SHIT che fa cassetta. ... keep on metal !