HURLANT MILITIA FESTIVAL - Live in Reggio Calabria
Finalmente! Anche qui comincia il fatidico quanto insperato «countdown» per un certo di tipo di discorso musicale. Mai, fino alla fausta «lunga notte» di maggio si era visto nella città dello stretto qualcosa di analogo , ma per raggiungere il sospirato traguardo di un H.M. fest si son dovute percorrere numerose mega yards , altro che Superbowl ! . Avvolti in un'atmosfera epica, basti citare l'intro che riecheggia il XVI canto della virgiliana Eneide dove «... usciano i colpi con egual ruina ..» , si inizia. Lo start spetta al quintessenziale lavoro dei LOADSTAR di Napoli, che hanno in Venanzio Ciuffetti un ottimo front-man oltre che un valido acrobata. L'imbatto con i kids è stato dei migliori, che hanno cantato le tracks dei partenopei tra cui la riuscitissima «Beyond the dream» ; da segnalare il bass-work di Sandro Pacella. L'atmosfera è pregnante di fumo e birra, ma comincia a surriscaldarsi ancora di più quando si esibiscono i NUCLEAR SIMPHONY di Agrigento con la voce felina e graffiante di Gino Dicktator. I N.S. sono mentori di un heavy progressivo ricamato da flashes adrenalici di chitarra, ed è stata l'unica band a proporre alcuni pezzi in italiano; il gruppo è infatti impegnato nei testi che trattano sia problemi religiosi che sociali. È il momento dei lungocriniti TYRANT TOWN di Perugia che esibendosi con il loro look teatrale e variegato dialogano oltre che con la musica anche conn i kids, i quali non sono da meno. Il loro show è basato su un heavy futuristico tutto da gustare, rispetto al demo «Calvario» hanno cambiato qualcosa proponendo un suono ancora più accattivante. Si è off--limits con i silani HEAD CRUSHER che grazie al supporto della loro militia (alcuni di loro sembrano usciti dalla pellicola de «I guerrieri della notte») tramutano la performance in una bolgia dantesca esibendo u thrash-show. Buono il drumming di Bulldozer ed i cruenti duelli di basso e chitarra tra Peter Flebo e Franz Trauma. Gli headliners della serata della serata sono gli SHINING BLADE: la band, vista la sua collocazione nel metalrama non ha bisogno di ulteriori presentazioni. Da «Sing it up» , «Winged Snake» alla finale «Night Walking» , in un'atmosfera disegnata dalle tastiere delle «lame» di BAri, si sono consumate le ultime note del festival. Oltre quattro ore di musica, metalkids giunti da ovunque, fuorché da Reggio dove si è incapaci di accogliere certi messaggi preferendoli alla solita routine ... «HURLANT/MILITIA on Stage ... la prima volta, ma non l'ultima» lo afferma il sottoscritto che già pensa alla prossima edizione Ringrazio Beppe Riva e Rockerilla per lo spazio concessomi.