JESTER BEAST “The Infinite Jest”, ep (autoprodotto)
Torino, insieme a Milano, Roma, Catania, Firenze eBologna (estensione geografica regionale) ha rappresentato per una serie dicircostanze un'area alquanto vitale, creativa e punto di riferimento per lealtre lands territoriali della penisola, che hanno contribuito in modo vivace epassionale alla crescita della scena musicale italiana in argomento. Generimusicali variegati con relative bands, programmi radio, fanzine, riviste,negozi di dischi, organizzatori di concerti, festival, manager e “pseudomanager”, “pagare per suonare” … quanti ricordi inseriti nell'album fotograficodel music rama peninsulare. La storia dei JB inizia alla fine degli '80's delsecolo scorso e si ufficializza con l'esordio “Destroy After Use”, demo-tapedatato 1988, che ebbe una buona risposta e di consensi.
Dalle situazioni sonore della Frisco Bay Area degliesordi, si passa alla miscellanea thrash/hardcoredel successivo “Poetical Freak Scream”, sipassa al 2-tkx single “Serial Killer” (“Serial Killer”/ “Over the Cuckoo'sNest”), anch'esso un lavoro interessante e che non permetteva al gruppo dicontinuare il proprio percorso artistico che si fermava per una serie dicircostanze proprio con quel lavoro alle soglie del nuovo millennio, si era nel1993. Adistanza di tempo esce questo nuovo lavoro, formato da 4 tracce e con unaline-up che annovera tra i sopravvissuti Steo Zapp e C.C. Muz, mentre completano il quadriumivirato musicale nomigià noti nel metal rama italiano, tali Piero Grassilli e Roby Vitari (HEADCRASHER, TAOZ). Le coordinatemusicali di questo nuovo prodotto sono rivolte ad altre geografie musicali,quali quelle dei trappers del Quebec VOIVOD e degli elvetici CORONER, cambiandoquindi rotta sonora rispetto alle precedenti sonorità. Tra l'altro piaceevidenziare che il logo di JESTER BEAST marchiato su “The Infinite Jest” è opera del drummer storico di VOIVOD Michel Langevin “Away” che haaggiornato dal punto di vista grafico l'artwork della band della Città dellaMole. Ritornando al quattro tracce si evidenziano le variegate ritmie sonoredell'apripista “Lost In Space”, così come risultano presenti anche nellaconclusiva “The Ultimate Pilgrimage”. Merita più attenzione “Cyrus Cylinder”,pur nulla togliendo all'intero percorso della stesura sonora in questione, cosìcome la complessa stesura di “The Ultimate Pilgrimage” ricordano, a mio avviso, le sensation divoivodiana memoria. Un tributo al primo periodo di JESTER BEAST è rappresentatodal tributo compositivo di “KolkataBazar”.
TK-LIST:
1. Lost in Space 06:23
2. Cyrus Cylindar 05:39
3. Kolkata Bazar 04:06
4. The Ultimate Pilgrimage 04:40
TOTALE: 20:48
RELEASE:
Destroy After Use Demo 1988
Poetical Freakscream Full-lenght 1991
Serial Killer Single 1993
The Infinite Jest EP, 2012
LINE-UP:
SteoZapp (Voce) C.C. Muz (Chitarra) Piero “Duracell” Grassilli (Basso) Roby Vitari (Batteria)
Sito ufficiale: http://www.jesterbeast.com Sito Zapping Productions: http://www.zappingproductions.com