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UL MIK LONGOBARDEATH “Acciaio bianco blu” / ”Bonarda bastarda” (Anger Music)


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I lavori in questione sono stati prodotti nel biennio 2008-2009 e ci sono giunti al momento dell’estensione del suddetto resoconto che ha inaugurato anche il nostro portale su facebook. Il moniker della band trae origine nella sua prima parte dal nome artistico del singer, tale Ul Mik che fondò il combo nel lontano 1993, mentre la seconda parte dal nome di una popolazione germanica che abitava quelle lands che nella odiernità dei tempi fanno parte del territorio di Busto Arsizio, sia dal punto di vista amministrativo che geografico, posizionato al confine meridionale dell'Altomilanese. Luogo di incontro di diverse culture e popolazioni tra le quali i liguri, celti, etruschi, goti, franchi, ungari, e per l'appunto i Longobardi. Scorgendo i lavori di artwork dei due prodotti in questione e nello specifico quello relativo al 6-tkx “Acciaio biancoblu” , targato 2008, mi ricorda i primi movers del filone thrash teutonico, conosciuti all’anagrafe come Sodom e Kreator. C’è anche da evidenziare che altri aspetti sonori risultano presenti in questo tema, come quelli relativi al southern/boogie, ma anche certi compiacimenti musicali, magari “ingentiliti” verso l’oi-core, come nella opening title-tk. Le liriche confermano il versante filosofico sopra evidenziato,”... sangue caldo nelle vene contro Busto non conviene ...quando la Pro scende in campo per i nemici non c’è scampo”. Questo naturalmente è un anthem indirizzato alla mitica PRO-PATRIA,team calcistico fondato il 26 febbraio del 1919 nei locali del Caffè Brugioli. Leggendo il testo scorrono nella mente flash di storia sportiva locale, ma anche quel segno di rivincita della “periferia”, rispetto alle grandi metropoli: come il caso del calciatore magiaro László Kubala che non si riuscì ad indossare ufficialmente la casacca bianco-blu per una serie di impedimenti burocratici e, quindi, poter far parte del team insieme ai connazionali Turbekey e Viney e calcare il manto erboso del "Carlo Speroni". I testi hanno una valenza epica, ricordano in qualche modo qualcosa dei Manowar “... la tigre attacca state attenti, contro la Pro. Batton i denti!!” , denominazione tenuta a battezzo da un vecchio articolo giornalistico di Bruno Roghi pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, con il quale volle identificare l’animo combattivo di calciatore e tifosi (anni settanta nascono i “Commandos Tigri” e successivamente i “Tigers Supporters”). L’esercizio commerciale che ha visto nascere la squadra di calcio indigena non viene messo a caso nel contesto di questo articolo, in quanto questo locale, come le balere, le osterie , rappresentano l’alveo naturale della canzone milanese alla quale la band bustocca da spazio in questo album, elaborandone i dati ritmico-sonori. Altri elementi che ben si conciliano con la cultura musicale sono le varie strutture architettoniche ubicate nel territorio di Büsti Gràndi, come i vari fabbricati, testimonianza storica di ottocentesca memoria industriale con i loro disegni liberty come i palazzi, le ville: luoghi atti al confronto generazionale tra classe operaia e quella borghese. Le cifre sopra menzionate trovano spazio nelle canzoni tradizionali quali “La balilla” (inciso nel 1965 su un 45” da Nanni Svampa, presente come special guest su questo lavoro), “El gir del mond”, canzoni queste che UML riprende dalle ambientazioni popolari (canti di lavoro e della mala, o vecchi stornelli d’osteria) e che ripropone in versione d’acciaio tagliente. Quindi le ambientazioni popolari si intrecciano nei due lavori e le altre canzoni cantate in slang sono la demenziale “Polenta violenta (d.o.c.) e “F.B.L.O.” Le due ultime tracce fanno da ponte alla successiva release, tale “Bonarda Bastarda !!!”, della formazione bustocca, oggetto di questo report, composto da quindici songs cantate in slang locale. A tal proposito bisogna evidenziare che il dialetto in questione è una lingua romanza dove si trovano tracce delle antiche popolazioni che hanno abitato quei luoghi, come ad esempio gli antichi liguri, come si può evincere dalla cadenza vocale ed anche dalle liriche stampate sul booklet del secondo full length” dei bustocchi, che segue il precedente “Polenta Violenta” , targato 2007. Quanto sopra evidenziato è facilmente riscontrabile in “ I Babilones Ciocch”, “Te Me Fee Girà I Ball (Ysmr)”, “Vita Straca” , “Ul Pastun” , “Ul Giuvan Rochenroll”, ma, naturalmente con questo resoconto non si vuole tenere nessuna lezione, ne tanto meno trasformare le pagine del forum, in aula universitaria, queste sono solo delle constatazioni di fatto, direi anche interessanti sia dal punto di vista storico che antropologico. Ritornando all’aspetto musicale del 15-tkx bisogna aggiungere che tale prodotto è un continuo headbanging che schizza schegge abbastanza taglienti e tirate, poste al bivio ritmico tra gli albionici Motorhead ed i teutonici Accept Altri anthems si annidano in “Natascia Internescional”, o l’epicità di “I Vahha Put Hanga Mariuccia” una lunga corsa senza fiato di boogie & southern/ rock’n’roll. Tra gli altri special guest troviamo vecchie conoscenze della scena peninsulare Andy Panigada (Buldozzer), Pino Scotto ( Vanadium / Fire Trails ) in “Vita Straca”, rifacimento di un tradizionale anthem italiano, Nanni Svampa (Gufi) in “El ridicul matrimoni”. Acquistando il secondo cd avrete in cambio un pò di gadget quali t-shirt, toppa, adesivo, spilla ed un contenitore in stoffa. LINE UP Ul Mik vocals Ul Robert guitars Ul Marco guitars Ul Teo bass Ul Giurgin drums RELEASE Polenta Violenta 2007 Acciaio Biancoblu [ep] 2008 Bonarda Bastarda !!! 2008


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